Sorge il sole sul villaggio
e Berengario decide di fare un
viaggio
perché la sua ex ancora lo
tormenta
e lui non vuole una vita turbolenta.
Non è riuscito a farle capire
che tra loro non può esserci avvenire
e lei poverina un po’ ancora ci
spera
e gli telefona mattina, pomeriggio
e sera.
Impacchettate le sue poche cose
porta a mano la sua bici tra le
rose
e sullo sterrato sale in sella
e giù per la discesa sfreccia con
quella.
Non sa di preciso dove andare,
sa soltanto di volersi allontanare,
ma poiché l’India molto lo attira,
si immagina già là e sospira.
“La stazione non è lontana”
pensa evitando di travolgere un’anziana
ed ecco che giunto in piano
finisce con un volo nel campo di
grano,
giacché lui stesso è stato
investito
e adesso è tutto indolenzito.
Il colpevole è un mammifero con la
corazza
che un po’ troppo a colazione
sbevazza.
“Non mi piace
il mio carapace”
dice tranquillo
l’armadillo.
“Non ho tempo per queste ciance
devo partire per il Gange,
vado di fretta
oh, m’han rubato la bicicletta !”
“Niente paura signor Berengario,
so per certo che nel circondario
un posto c’è pien di mici
che dormono su vecchie bici”
“Portami là velocemente !”
“Eh, le mie zampe sono lente …”
“Avvolgiti a palla e rotola !”
“No, ho cenato con la provola”
“E che mi vuol significare ?”
“Che andrei a vomitare”
Passa di lì un carrozzino
guidato dal vecchio spazzino
che un passaggio offre,
ma il carro si rompe e lui ne
soffre.
Passa allora una farmacista,
personaggio molto in vista,
viene a vedere i danni
e quel vecchietto ne avrà per
anni.
“Non mi piace
Il mio carapace”
Ripete arzillo
L’armadillo.
“Mi dà una pomata blu
Così che non vi veda più ?”
“Non sono un’estetista
e neppure un’artista,
colori non ne ho mica”
“Che t’investa una formica !”
la maledice l’armadillo
e in quella si ode un trillo.
Il carro si era ribaltato sul
binario,
per lei diranno il rosario
perché mentre con la bestia
discuteva
il treno in corsa la travolgeva.
Al bar della stazione l’armadillo
offre un caffè
al signor Berengario col gilet
e quando escono entra la Finanza.
Ora quel bar ha chiuso e non per
vacanza.
Sale sul treno l’uomo e lo saluta
l’animale
“Spero non ti capiti nulla di male”
“M’hanno rubato la bici e son
finito per terra,
peggio di così m’è andata solo in
guerra”
Parte il convoglio puntuale
e c’è una donna che cerca un
ditale.
Lui lo trova, ma lancia un acuto.
Su uno dei suoi aghi si è seduto.
Il controllore lo fa spostare
perché nei vagoni non è permesso
gridare.
Spiaccicato contro il portellone
subisce l’ennesimo spintone
quando s’apre quello.
“Ciao amico bello !”
gli dice sorridendo uno che sale
e che lo trova subito il suo
ideale.
Dura un mese il viaggio
e come cibo servon solo formaggio,
ma Berengario, allergico, non lo
mangia
e a sopravvivere s’arrangia.
Dopo due mesi torna a casa,
ma prima è passato per Mombasa,
dove sì è beccato la malaria
e di seguito pure l’aviaria.
“Sono andato in India per meditare
e non ho fatto che imprecare.
Quello stupido armadillo
che m’investì brillo
solo jella mi ha portato.
Ora so che va evitato.
Oltretutto in quell’incidente
ho anche perso qualche dente”
Non finisce il suo pensiero
che spunta l’armadillo sul
sentiero,
inciampa e a balzi lo travolge.
Non bestemmian così neanche nelle
bolge !
“Non mi piace
il mio carapace”
ribadisce Camillo
l’armadillo
e l’uomo s’alza e zoppicando
va da lui barcollando
tira fuori un martello
lo colpisce e fa sfracello.
Scappa poi su un aereo diretto in
Olanda
e si nasconde in una banda.
E nel gruppo c’è
il bel tipo che
per due mesi a sé lo ha stretto
specie nel vagone letto.
“Ciao amico bello !”
“Stammi lontano, ho un martello !”
Quello eccitato fraintende
e nuovamente sulla branda lo
stende.
Il danno va riparato
così il nostro con quello s’è
sposato.
E tutto sommato ne è contento
perché quel tipo vale per cento.
Certo avrebbe gradito un diverso
inizio,
però col suo marito può togliersi
ogni sfizio
e inoltre è persino un modello
bellissimo, alto e snello.
A conti fatti con lui non gli è
andata male
e pazienza se ogni tanto gli duole
il posterior fanale
che tanto nella vita bisogna
soffrire
quindi tanto vale, soffrendo, gioire.
Il suo consorte lo ricopre di
attenzioni
e ha da parte parecchi milioni,
perciò Berengario non ha nulla di
cui lamentarsi
e anzi dice a tutti che è fantastico
amarsi
e che se non fosse stato per una serie
di eventi
le cose sarebbero andate altrimenti
e lui la sua anima gemella non l’avrebbe
incontrata
e sarebbe ancora alle prese con la
sua ex sclerata.
L’armadillo se la ride
e quando parla un poco stride
per le ricevute martellate
e alcune sue parti son bendate.
“Il mio nuovo carapace,
mamma mia quanto mi piace !”
Nessun commento:
Posta un commento