New York, domenica
Dolore. Un tremendo fortissimo dolore lungo tutta la colonna vertebrale. Ecco cosa l’aveva svegliato da un sogno parecchio movimentato che lo vedeva protagonista assieme a Loki.
Non era più sul divano. Era su un
letto. Come ci era arrivato ? Di sicuro non camminando.
Qualcuno doveva avercelo portato.
Dubitava fosse stato uno dei suoi robot o una delle sue armature.
Il suo allievo lo aveva portato in
camera tenendolo come una sposa ?
E poi era successo qualcos’altro ?
Non è che aveva quelle fitte perché avevano consumato vero ?
"No. No sicuramente no. Me lo ricorderei !"
Per togliersi ogni dubbio gli
bastava controllare accanto a sé.
La presenza di un dio nudo sarebbe
stata un ottimo indicatore.
“JARVIS luce !”
Il buio era sparito. Si trovava nella sua stanza. Da solo.
"Bene ... no, male. O insomma, quel che è"
Aveva dato un’occhiata alla
sveglia. Le quattro e quarantasette.
Cosa lo aveva spinto a svegliarsi alle quattro e quarantasette di domenica ?
Una fitta glielo aveva rammentato.
"Il mal di schiena, giusto"
Sarebbe andato a prendersi un antidolorifico.
Ci sarebbe andato subito se non avesse sentito un noto rumore.
ZIIIIIIIIZIIIIIIIIIZIIIIIIIZIIIIIIIII
In realtà si era sbagliato. Non
era affatto da solo.
ZIIIIIIIIZIIIIIIIIIZIIIIIIIZIIIIIIIII
C’era una maledetta zanzara che
volava in tondo come se si stesse facendo beffe di lui.
Tony amava gli animali (da quando
ne aveva impersonato uno erano tornati a stargli simpatici pure i cani), ma
odiava con tutto se stesso le zanzare. Non per le punture, perché non lo
pungevano mai forse schifate dalla quantità di alcool presente nel suo sangue,
ma per quel loro inconfondibile e fastidiosissimo ronzio.
ZIIIIIIIIZIIIIIIIIIZIIIIIIIZIIIIIIIII
L’antidolorifico poteva aspettare.
Prima doveva uccidere quella bestiaccia.
Aveva atteso che si posasse in un punto ben visibile e poi le aveva tirato contro una delle sue ciabatte. Sapeva di non avere la mira eccezionale di Occhio di Falco, ma sperava di beccarla almeno di striscio o di causarle un coccolone. La ciabatta aveva colpito la parete circa un secondo prima che la suddetta parete venisse sfondata da un dio urlante.
Il miliardario non s’era nemmeno accorto di aver alzato il braccio destro per effettuare il suo lancio e si era ritrovato il dolce peso dello jotun che lo colpiva a trecento chilometri all’ora rimandandolo steso sul materasso. Non riusciva più a respirare e gli faceva male ogni singolo punto del corpo.
La vista gli si era annebbiata.
“Loki è finalmente sopra di me nel mio letto ... e io sto morendo. Che brutto inizio di giornata”
“Per le Norne ! Stark guai a te se crepi ! Resisti, ti aggiusto io ! Mi hai sentito ? Resisti !” e poi lo stregone doveva avergli fatto una specie di check up magico perché aveva sentenziato
“Hai delle costole rotte. Non ti muovere, te le sistemo”
A quel punto il genio aveva
sentito le mani dell’asgardiano che si infilavano sotto la sua maglia.
“Uh e chi si muove ... oh sì continua così bello mio ... Tonino se gli
dico che sei rotto anche tu credi che ...” aveva pensato mentre un
piacevole senso di calore lo avvolgeva e tornava a respirare senza fatica. Si
era messo a sedere.
“Grazie Locke, non mi sono mai
sentito megl ... aaaaaah ! La mia schiena ! Brucia !”
“É già la seconda volta che
manifesti dei dolori alla schiena. Dovresti andare da un dottore”
“Perché dovrei quando ho te ? Tu
sei molto meglio !”
“Io non ci sarò per sempre. Cosa
farai dopo che Thor mi avrà portato via ?”
“Partirò al suo inseguimento per
riprenderti e riportarti qui”
“Tu vorresti che io restassi a
vivere con te oltre la scadenza concordata ?”
“Non vedo perché no. Mi pare che
si vada d’accordo noi due”
“Pare anche a me. Avanti, girati”
Forse aveva capito male ... no,
aveva sentito bene. Gli aveva davvero detto che doveva girarsi. Stavano per ...
?
“Scusa Tonino, a quanto pare il primo giro è di Lokino. Ma ti rifarai,
te lo prometto” e si era girato speranzoso, per scoprire che il principe intendeva
soltanto posargli le mani sulla schiena per guarirgliela. E gliel'aveva fatta tornare come
nuova.
Il mago si era alzato e aveva ricostruito
il muro crollato. E poi era crollato lui.
“Ehi Lo ! Che cosa c’è ? Su ! Non
morirmi ti prego !” lo aveva strapazzato il mortale.
“Non morirò certo per così poco !
Mi ritieni dunque così debo ... aaaaaaah”
“Aspetta un secondo, tu eri in
camera tua ?”
“Dove avrei dovuto essere a
quest’ora ? Stavo dormendo tranquillo quando ... aaaaah la mia testa !”
“Quando ti ho fatto sfondare due pareti. Ci credo che hai mal di testa ! Puoi
guarirti ?”
“Ovviamente sì ma ... oh dei mi
sta ... venendo su la cena aaaaaah”
“Eh no, non in camera mia !”
Stark
era corso a prendere il cestino della carta straccia e l’aveva ficcato in mano
all’altro.
“Che ci dovrei fare con ques ... ?”
BLEARGH
“Proprio quello. Impari in fretta.
Ce la fai ad alzarti ?”
“Non sono mica un misero e patetico mort ... ridammi il secchio ! Presto !”
“Hai bisogno di recuperare le
forze per usare la magia giusto ? Ti preparo qualcosa ?”
“Tu sei in grado di preparare
qualcosa ? E allora perché ordini solo cibo da asporto ?”
“Perché in realtà non sono in
grado di preparare nulla. Ma ci posso provare. Te lo devo”
“Me lo devi ? Io non ... aaaaah
capisco”
“Hai usato i tuoi poteri per
guarire me invece di te stesso quindi è colpa mia se sei ridotto così”
“Naturale che è colpa tua ! Tua e
del tuo gesticolare senza senso !”
“Non stavo gesticolando senza
senso ! C'era una zanzara ! Ce le avete le zanzare su Asgard ?”
“Le avevamo. Sono morte tutte un
paio di secoli fa”
“Allora devo venire a stare da voi
!”
“Quindi io rimango qui e tu ti
trovi casa ad Asgard ?”
“No. Dove vado io vieni anche tu”
“Non sono il tuo cagnolino Stark
!”
“Lo so. Ero io a essere il tuo. A
proposito c’è una domanda che mi tormenta da allora ...”
“Quale sarebbe ? Vuoi sapere dove
ho imparato un incantesimo del genere ?”
“No, voglio sapere se indossi il
tanga anche quando sei nella tua versione maschile”
Lo jotun era sussultato “Tu ...
miserabile porco ! Hai sbirciato sotto la mia gonna !”
“Quella non era una gonna, era un
francobollo ! Se non volevi che sbirciassi sotto la tua gonna dovevi indossarne una più lunga o
dei pantaloni o magari trasformarmi in un cane più grande. Avevo una gran bella
visuale da là sotto sai ?”
Era stato colpito da una
cuscinata.
“Io ho delle gambe stupende,
faccio un favore all’umanità indossando “francobolli” !”
Tony aveva risposto colpendolo con un’altra cuscinata e poi aveva chiesto
“Ti eri anche fatto la ceretta
all’inguine ?”
Altro colpo “Sono affari miei
razza di maiale !”
Altro contraccolpo “Chissà se il
tuo bel veterinario l’avrebbe apprezzata ...”
“MUAAAAAAAAAAAARGH !!!”
Era iniziata una battaglia di cuscinate senza esclusioni di colpi.
Loki era riuscito a disarmare il suo
avversario, ma quest’ultimo gli aveva fatto uno sgambetto, mandandolo lungo
disteso sul pavimento.
“Ok adesso si alza e mi uccide. Addio Terra è stato bello salvarti” aveva pensato l’Avenger nel realizzare quanto accaduto. E poi aveva sentito ridere. Il matto rideva ... bhe come un matto. Aveva dato una tremenda sederata per terra e rideva come se fosse stata la cosa più divertente del mondo. Era masochista o aveva preso troppe botte sulla capoccia ?
“Mi serviva un po’ di sfogo” aveva
confessato Loki rialzandosi.
“Bene d’ora in avanti ricordatelo che per sfogarti non hai bisogno di distruggere città”
“Me ne torno in camera mia”
“No. Non puoi. Il tuo letto sarà
pieno di calcinacci”
“Me ne libero con un cenno. E poi
aggiusto anche quella parete”
“Sei ancora troppo de ... stanco. Resta qui. Vado io a pulirti la camera”
Tony era stato afferrato per un braccio.
“Dove vai tu vado io, lo hai
appena stabilito. Se vuoi che io resti qui devi restare qui anche tu”
“Allora mi sacrificherò e resterò
qui con te” aveva capitolato il terrestre sdraiandosi.
“Oh scommetto che è davvero un grosso sacrificio per te dividere il tuo letto con me ...”
“Qualcosa di grosso c’è, ma non si
tratta di un sacrificio ...”
“STARK !”
“É una scintilla di interesse
quella che vedo nei tuoi occhi, Scintillino mio ?”
“Chiamami di nuovo così e ti strappo via i tuoi !”
Per nulla intimorito il mortale si
era avvicinato fino ad adagiarsi contro di lui.
“Come vuoi che ti chiami ?” aveva
sussurrato.
“Soltanto Loki” aveva risposto lo
jotun allo stesso modo, posando delicatamente le mani sul punto in cui l’arc brillava
attraverso la leggera maglia di cotone.
“Ho altre due domande per te. Se
quel tizio non ti avesse scambiato per una escort tu ... ?”
“No. Non sarei andato fino in
fondo con lui”
“Tecnicamente sarebbe stato lui ad
andare fino in fondo con te ...”
“STARK !”
“Ultima domanda : posso baciarti,
Soltanto Loki ?”
“Solo se proprio credi di non
poterne fare a meno”
“Oh io fortissimamente credo di
non poterne fare a meno !”
“Se è così procedi pure” aveva
sorriso il mago.
Stark aveva fissato il telefonino
sul comodino ordinandogli di non squillare.
Nessuno doveva interromperli
questa volta. Si era chinato, aveva chiuso gli occhi e ...
“Signore ha una visita”
“Che ti venga un’orticaria Jarvis
!”
“Non è possibile. Gli unici virus che posso prendere sono quelli
informatici”
“Chi è che rompe alle cinque di
mattina ?”
“Il direttore Fury”
“Deve avere un radar come Point
Break ... ha detto cosa vuole ?”
“No, ma ha detto che sarebbe entrato entro trenta secondi se lei non avesse aperto”
“Serve una
password per accedere alla torre e la conosciamo solo io e Pepper”
“Ha crackato il sistema di sicurezza.
Sono passati ventidue secondi signore. Lo faccio entrare ?”
“Presto nasconditi nell’armadio !”
“Non è possibile. Sono
un’intelligen ...”
“Non stavo dicendo a te, JARVIS !”
“Io sono un principe di Asgard,
non mi nascondo in un armadio !”
“Allora infilati sotto il letto,
basta che sparisci”
L’alieno aveva sbirciato sotto il
letto e poi si era tirato su con una smorfia.
“Da quant’è che non dai una
ripulita al pavimento ? Non ho nessuna intenzione di sporcarmi !”
“Ti sembra questo il momento di
fare la diva ?!?”
SBAM
La porta si era aperta. Fury lo
fissava torvo. Era ufficialmente morto.
“Salve direttore ! Che bello
andare a svegliare i propri soldatini all’alba eh ?”
“Sei da solo Stark ?”
Che razza di
domanda era ? Non vedeva che c’era anche Loki ?
E poi si era reso conto che era davvero così perché l’asgardiano si era strategicamente piazzato dal lato della benda. Tony non doveva fargli capire che da quella parte c’era qualcun altro.
Meglio ancora, doveva portarlo fuori dalla stanza.
“Solissimo e tristissimo. Meno
male che è venuto a tenermi un po’ di compagnia”
“E allora con chi stavi parlando
poco fa ?”
“Con JARVIS”
“Hai detto a JARVIS che è una diva
?”
“Sì. Ogni tanto se la tira un po' troppo”
“Che è successo al tuo letto ?
Sembra che ci sia stata una battaglia”
“Ho un sonno molto agitato. Specie
se mi svegliano alle cinque di mattina”
“Tu quello lo chiami “sonno” ?”
aveva chiesto indicandogli i pantaloni della tuta dove Tonino spiccava palesemente in tutto il suo splendore.
“Ecco io ... ok non stavo
esattamente dormendo”
“Sei un porco Stark. Guai a te se
osi stringermi la mano !” e aveva iniziato a girare per la stanza, guardando
sotto il letto e dentro l’armadio mentre Tony tratteneva il fiato e Loki stava
attento a non fare alcun rumore stando alle spalle del direttore.
“Posso essere d’aiuto ? Cosa sta
cercando ?”
“Alto, magro, moro, occhi verdi,
alieno e psicopatico”
“É la descrizione del mio uomo
dei sogni !”
“É la descrizione di Loki”
“Appunto”
“Perché lo SHIELD lo cerca in casa mia ?”
“Non si è trattenuto qui a New
York molto a lungo la volta scorsa, quindi pensiamo che adesso possa aver trovato rifugio in
uno dei posti in cui è già stato. Natasha e Cap in questo momento stanno perlustrando le fogne della città.
Lo braccheremo quel lurido figlio di pu ...”
“Ma Thor non era stato abbastanza
chiaro nel dire che suo fratello non è più una minaccia ?”
“E io dovrei credere a quel beota
biondo ? Il suo innocente fratellino potrebbe avergli fatto un incantesimo per
costringerlo a parlare in quel modo in sua difesa ! Anche se forse gli
basterebbero un paio di coccole per avere Thor dalla sua”
Dietro di lui Loki aveva simulato un conato al pensiero di fare le coccole al fratellone.
Uomo di Ferro aveva
riso.
“Trovi divertente che ci sia un pluriomicida che se la spassa facendo jogging, Stark ?”
“No è tremendo che sia andato a correre senza invitarla capo. Li ha i pantaloncini fucsia
?”
“Ho solo capi neri nel mio
guardaroba”
“Che guardaroba triste”
“E poi perché dovrei andare a correre
con uno psicolabile ?”
“Per smaltire qualche chilo ?
Perché sarebbe più divertente che correre con Rogers ? Faccia lei”
“Stai dicendo che sono ingrassato
Stark ?”
“No, ci mancherebbe, è sempre in
grandissima forma !”
“Appena gli avrò
messo le mani addosso Loki si pentirà di aver rimesso piede sulla Terra !”
“Sa credo proprio che le farebbe
bene una bella corsetta, mi sembra stressato”
“IO NON SONO STRESSATO !”
“Se lo dice lei ... non è che teme
che la gente vedendovi possa fare dei
confronti vero ?”
“Temere un confronto ? Mi hai mai
visto in tenuta da jogging, Stark ?”
“No. E ci terrei che le cose
restassero così”
“Anni e anni di allenamento per
diventare agente mi hanno dato dei muscoli dove quell’anoressico ha a stento
della pelle”
“Sì, ma lei non può farsi la coda
di cavallo come lui”
Fury aveva scrollato il capo.
“Cambiamo argomento. Che è successo al muro dell’altra stanza ? C’è una
voragine”
“Davvero ? Non ne avevo idea. Fortuna che non era un muro
portante !”
“Come pensi sia potuto accadere ?”
“Cedimento strutturale ? Questo
edificio è vecchio”
“Lo hai costruito nuovo di zecca
meno di quattro anni fa”
“Forse JARVIS si è
sentito offeso e ha fatto esplodere una parete. Gliel’ho detto che è una
diva”
“Andiamo di là a controllare l’entità dei danni”
Erano usciti in corridoio ... e la parete era perfettamente
intatta.
“Forse dovrebbe dormire di più
capo. La mancanza di sonno le fa vedere cose che non esistono”
“Sì può essere, però ci sento ancora benissimo” e lo aveva colpito forte sul collo mandandolo al tappeto, per poi salirgli sopra e prenderlo a pugni. Tony si era liberato a fatica, ma era stato taserizzato alle spalle. Quando si era svegliato si trovava seduto a una sedia, legato così strettamente da faticare a parlare. Ed ecco il lato sadico di Fury.
Ma perché doveva farne le spese lui ? Non poteva fare questi giochini con Natasha ?
“Pensi che sia uno stupido per
caso ? Mostrati, Loki !”
Il Vendicatore aveva scosso la
testa rivolto al dio che doveva essersi reso invisibile.
Aveva ricevuto uno schiaffo.
“Detesto
ripetere le cose : mostra il tuo vero aspetto, Loki !”
Che ? Pensava che Loki fosse lui ?
Ma era ubriaco ?
“Io sono Tony Stark, genio,
miliardario, playboy e filantropo” si era beccato un altro schiaffo.
“Se tu sei Tony Stark io sono la Monna Lisa !"
"Piacere di conoscerti, Lisa"
Questa volta Fury lo aveva colpito con un pugno.
"Smettila, Loki ! Il tuo atteggiamento da pazzo e il telefono spento ti hanno
tradito !”
“E lei crede che io sia Loki solo
perché ho sbarellato un attimo e tenuto spento il cellulare ?”
“Non ne ero convinto fino a pochi
minuti fa, quando ti sei smascherato”
“In che modo mi sarei smascherato
?”
“Hai detto che quello svalvolato
alieno si era fatto la coda di cavallo. Questa è un’informazione riservata. Lo
sanno solo coloro che hanno visionato i filmati. Tony non li ha visti”
“Me l’ha detto Barton !”
“Indossava una microspia. So
esattamente cosa ti ha detto”
“Senta, ero convinto che me
l’avesse detto lui, ma forse l’ho sentito in giro ...”
Terzo schiaffo.
“Qui ci sono segni di lotta. Tu
hai ucciso il vero Stark e ne hai preso il posto, confessa !”
“Non confesserò un bel nulla !
Io sono Tony Stark ! Analizzi il mio dna se non mi crede !”
“L’ho fatto mentre eri svenuto.
Risulti essere Tony Stark”
“E allora perché non mi libera
?!?”
“Non conosco come funzionate voi
mutaforma. Potreste essere in grado di copiare anche il dna”
“Perché deve essere così paranoico
? Ok, mi chieda qualcosa che solo Tony saprebbe”
Quarto schiaffo.
“Come se tu non potessi aver letto
la mente di Stark prima di eliminarlo !”
“Io sono io ! Mi deve credere !”
Quinto schiaffo.
“Tu sei il dio delle Menzogne e io
non credo al dio delle Menzogne !”
“BASTA COSÌ ! LO LASCI IN PACE
IMMEDIATAMENTE !” aveva sentenziato una voce nuova.
A dire la verità per Tony non era esattamente nuova.
Era la stessa voce del maialino arrosto del mercoledì precedente, solo che questa volta apparteneva a un tizio che non aveva mai visto e che era apparso dal nulla nella stanza. O era appena tornato da una festa in maschera o era un asgardiano.
“Lei chi è ? Come osa darmi ordini
? Cosa ci fa qui ? Come è entrato ?” lo aveva incalzato Fury.
“Io sono Padre Tutto”
“Padre di tutto cosa ?”
“Padre di tutto tutto”
“Padre di tutto tutto cosa ?”
“Padre di tutto tutto tutto”
“Padre di tutto tutto tutto cosa
?”
Il mortale legato era intervenuto
se no la conversazione non si sarebbe schiodata da lì.
“É Odino, il papà di Thor e Loki”
"E di tanto in
tanto fa il maiale arrosto nel mio forno”
“Ti sei messo una benda per
prenderti gioco di me, Odino ?”
“E tu non ti sei ancora
inginocchiato al mio cospetto perché soffri di artrite, midgardiano ?”
“Non hai risposto alle mie
domande”
“Noi dei rispondiamo alle domande
degli umani solo dopo un sacrificio in nostro onore”
“Voi dei avete bisogno di un bagno
d’umiltà !”
“Mi sta invitando a fare un bagno
assieme a lei signor ... ?”
“Chiamami Nick e dammi del tu”
“Cosa che tu stai già facendo con
me, mancandomi ulteriormente di rispetto !”
“Io faccio quel che voglio !”
“Questa l’ho già sentita. Mio
figlio non fa che ripeterlo in continuazione”
A quel punto Tony aveva capito.
Quello
non era per davvero Odino, era ... e poi aveva visto Loki in un angolo.
Da come fissava Odino quello doveva
essere davvero il sommo Odino.
Grandioso, un re era apparso in
casa sua con tanto di armatura dorata sbrillucicosa e lui invece era ancora nella sua tuta da nanna e con la faccia insanguinata.
“Ripeto la domanda : cosa ci fai
qui ?”
“Ti impedisco di distruggere i connotati a un povero innocente. Lui è davvero chi dice di essere” e con cenno della mano le corde che lo tenevano erano scomparse.
Salvato dal futuro suocero
... ehm sì insomma, da Padre Tutto. Wow !
“Vieni Nicholas, troviamoci
un posto tranquillo dove ti posso parlare dell’idea geniale di Thor”
“Thor ha avuto un’idea geniale
?!?”
“Suona incredibile persino a me.
Su scusati con Stark e andiamo via”
“Stark ... se sei davvero Stark
... sc ... scssssss !” e Tony aveva accettato le scuse perché sapeva che più di
così Fury non avrebbe detto in quanto vittima di una “fonzite” più
acuta della sua.
Il re di Asgard aveva preso il direttore per le spalle.
“Ce l’hai un costume Nicholas ? L’idea del bagno non mi
dispiace affatto”
“Lo sto indossando. Non si sa
mai. Un agente deve essere pronto a ogni evenienza. E tu Odino ?”
“Non prendo mai il Bifrost senza”
Il genio li aveva accompagnati
fino alla porta. Sulla soglia Padre Tutto aveva mandato avanti Fury e si era
girato a fissarlo, squadrandolo come se lo stesse passando ai raggi x. E forse
lo stava facendo sul serio, poteri mistici e tutto il resto.
“Tratta mio figlio come si deve,
midgardiano. Non ho gradito la faccenda dei vermi”
“Oh lei Maestà ha visto quello che
è successo ieri ?”
“Non io. Heimdall. Me l’ha
riferito lui”
“Le giuro che non ricoprirò mai
più Loki di vermi !”
“Ti voglio credere. Comunque se ho
aspettato un po’ prima di salvarti le chiappe, o per essere più precisi la faccia, è stato per vendicarlo di tale
offesa”
“Da quanto tempo era presente ?”
“Ero appena arrivato coi popcorn
alla cupola quando Heimdall mi ha detto che Fury ti stava prendendo a botte a
causa di un enorme scambio di persona. Sono partito subito. Quel guardiano
goloso se li starà mangiando tutti lui, ma mi sentirà ...”
“Perché era andato là con dei
popcorn, se posso chiedere ?”
“Gli spettacoli si gustano meglio
gustando popcorn !”
“Quindi voi due siete soliti
spiare noi midgardiani sgranocchiando popcorn ?”
“Spiare le vite altrui è la cosa
più vicina a un cinema che abbiamo su Asgard. Heimdall mi informa sempre quando
sta per accadere qualcosa che merita di essere visionato con una bella manciata
di popcorn gusto anice ricoperti di paprika”
Il Vendicatore aveva trattenuto a stento il conato di vomito nel sentire il gusto preferito dal sovrano asgardiano. Finalmente gli era chiaro da chi Loki avesse preso la sua mania per quegli abbinamenti culinari così strani.
“E qual era la cosa che secondo Heimdall avrebbe meritato una visione ?”
“Mi ha detto che avevi chiesto a mio figlio il permesso di baciarlo”
"Ah quindi sentite pure l'audio ..."
"Ovviamente. E speravo di sentirvi dire tante altre romanticherie. Mi piacciono le storie d’amore"
L’idea di due dei pronti a osservare e a sentire da lassù quello che lui e Loki avrebbero potuto combinare su quel letto aveva messo Tony terribilmente in imbarazzo.
Aveva trovato il coraggio di tornare a parlare solo dopo qualche secondo.
“Ehm ... grazie. Se non fosse
stato per lei Nicky mi avrebbe torturato per tutto il giorno”
“Tre giorni. Ti avrebbe torturato
per tre giorni”
“Riesce a vedere il futuro ?”
“Solo dopo un bel riposino di un centinaio d’anni e ottanta
budini”
“Ecco da chi Piccolo Cervo ha preso quella fissa !”
“Ora devo lasciarti, ma spero che avremo modo di conoscerci meglio, futuro genero”
Ed era sparito. POUFF
COME LO AVEVA APPENA CHIAMATO ?!?
FUTURO GEN ... ? OH ... VOLEVA DIRE CHE ...
Loki gli si era affiancato “Cosa
ti ha detto Padre ? Sembri sconvolto”
“Non sono sconvolto. Sono felice. Mi ha rivelato che mi accadrà una cosa molto bella"
"Che cosa ?"
"É un segreto”
“Detesto i segreti. Sono le sei e
trenta. Iniziamo la lezione del giorno, maestro ?”
“Prima non è che potresti
sistemarmi la faccia e prepararmi dei pancake ?”
Non aveva più così fretta di passare “oltre”. Se il loro destino era quello che aveva visto il Gran Babbo allora sarebbe successo da sé, prima o poi. Sperava prima.
Forse, se avesse forzato le cose
verso quella direzione, il loro futuro insieme sarebbe svanito.
“Avrei dovuto chiedere a Odino se ci ha visto arrivare all’altare
avendo consumato o no”
Durante la colazione (“NON SONO LA TUA SERVA ! I PANCAKE PREPARATELI DA SOLO !” aveva strillato il dio) nessuno dei due aveva fatto riferimento al quasi bacio in camera da letto o ai quasi baci della sera prima. Avevano parlato della strana coppia.
Odino e Fury dopo il battibecco iniziale erano parsi molto affiatati.
“Per me il direttore ha preso una
scuffia per il tuo papi”
Loki gli aveva chiesto il
significato di “scuffia” e nel sentirlo era rabbrividito sulla sedia.
Poi, siccome la sera prima il suo allievo aveva gradito molto “Il re leone”, Tony lo aveva portato allo zoo. Ci erano rimasti fino a sera.
“Così puoi conoscere dal vivo gli
eroi del cartone nonché altre specie della fauna midgardiana”
"Ci sono anche le iene ?"
"Credo di sì"
"Ottimo, ho una proposta per loro"
Davanti a qualche gabbia o recinto il mago (mutato in uno studentello occhialuto) diceva “Questo animale c’è anche da noi” e davanti ad altri tirava fuori il suo diario e prendeva appunti sulle bestie al loro interno. Alcune le vedeva per la prima volta.
“Davvero avete degli esseri così
strani come gli ornitorinchi ?”
“Voi avete i bilgesnipe !”
“Sì, ma non sono ornitorinchi !”
Il genio aveva sorriso, mentre si chiedeva se sarebbe stato lui a fare la proposta a Loki o viceversa. Si chiedeva anche quando sarebbe successo.
Tra pochi mesi ? Tra un anno ? Tra due ?
Guardandosi attorno aveva
stabilito che dal momento che quel posto sembrava piacere al suo futuro mari
... insomma quella roba lì, se fosse spettato a lui l’onere e l’onore della
fatidica domanda gliel’avrebbe fatta esattamente dove si trovavano in quel
momento, tra giraffe, orsi, tigri e babbuini. Questo finché uno dei babbuini
non aveva girato il sedere verso di loro e mollato una puzzetta che aveva preso
in pieno il suo futuro conso ... insomma quella roba lì.
“LO HAI FATTO APPOSTA ! IERI I VERMI E OGGI QUESTO AFFRONTO !”
Era stato inutile dichiarare che si era trattato di una sfortunata coincidenza. Loki lo aveva perdonato solo dopo che gli aveva preso un souvenir (un elefante di peluche) e un lecca-lecca alla fragola.
Il filantropo aveva guardato ovunque tranne che il dio mentre quest’ultimo ciucciava il lecca-lecca. Ricordava ancora la scena del wurstel e la reazione che aveva suscitato in Tonino. Lì c’erano dei bambini !
Quando erano andati a vedere le
foche Loki aveva esclamato “Quella mi somiglia !”
“Tu dici ? A me non sembra”
“Vieni con me che te lo mostro !”
Alé due doppisensi in una sola
frase. Era sul serio il dio della Malizia !
Lo aveva trascinato in bagno
tirandolo per il braccio, era entrato in uno dei cubicoli e gli aveva passato i vestiti da sopra la porta, mentre gli altri uomini presenti fissavano la
scena perplessi.
“Ehm ... si è sporcato col gelato,
deve cambiarsi” si era inventato Tony.
Loki lo aveva chiamato
telepaticamente “Ok puoi entrare, stai attento che non vedano nulla”
Il genio aveva dischiuso la porta
e si era infilato a sua volta all’interno del cubicolo.
Si era girato dopo averla chiusa e aveva visto una foca identica a quella dello zoo.
“Forte !” gli era sfuggito ad alta
voce.
*Zitto ! Limitati a pensare ! Allora avevo ragione o no ?*
“Questa volta avevi ragione”
*COME SAREBBE A DIRE “QUESTA VOLTA” ?!? IO HO SEMPRE RAGIONE !*
“Giusto. Errore mio. Ehi stavo pensando ...
*Sentiamo*
"La tua
sosia ha dato un bacio al suo istruttore, pensi di poter fare altrettanto con
il tuo ?”
*VUOI BACIARMI MENTRE SONO UNA FOCA ?!?*
“Sei una foca molto sexy”
*Io l’ho detto fin dal primo giorno che soffrivi di zoofilia ...*
“Che colpa ne ho se mi piaci in
ogni versione ?”
Loki aveva riso, solo che l’aveva
fatto con i classici versi di una foca.
Tony gli aveva tappato la bocca
con una mano ... e la divina otaria aveva cercato di morderlo.
*IO SONO UN DIO ! COME OSI METTERMI A TACERE ?!? E ORA POSA A TERRA I MIEI VESTITI E GIRATI*
“Ti ho già visto nudo”
“Sì, ma allora non ero arrabbiato
con te”
“Perché quando sei arrabbiato le
cose là in mezzo cambiano ? Ti diventa verde come a Bruce ?”
Loki era scoppiato a ridere di nuovo, battendo tra loro le pinne, poi si era alzato posando il peso sulla coda, lo aveva spinto contro una parete e lo aveva baciato.
Tony Stark mai avrebbe pensato di essere baciato da una foca in un gabinetto. Non era esattamente il bacio romantico che aveva in mente, ma presto sarebbe arrivato anche quello.
E comunque poteva andargli peggio,
se non altro l’alito di foca-Lo sapeva di fragola.
Quando erano tornati alla torre
Loki, prima di andare a togliersi di dosso l’odore da foca e da rimasugli
intestinali di babbuino con una bella doccia, aveva fatto la sua richiesta del
giorno.
“Stasera non voglio saperne di
cibo da asporto. Cucinerai per me”
“Ti ho detto che non ne sono
capace !”
“Sì, ma che potevi
provarci. Voglio un menu completo : antipasto, primo, secondo e dolce”
“Desideri qualcosa di particolare
?”
“Ti lascio carta bianca.
Stupiscimi. E stai tranquillo, sono di bocca buona” e si era leccato le labbra con lentezza estrema prima di sparire in bagno.
Il genio, essendo un genio, aveva recepito il messaggio : se la cena fosse stata di suo gusto il dio non si sarebbe tirato indietro davanti alla prospettiva di un dopocena in camera da letto.
O sul divano. O direttamente sul tavolo.
Era corso in cucina a sfogliare il
ricettario come se da quelle pagine dipendesse la sua vita.
Gli serviva qualcosa di facile, di
veloce e d’effetto.
“JARVIS quali piatti potrei
preparare con gli ingredienti presenti nel mio frigorifero ?”
“Ha intenzione di mettersi a
cucinare signore ? Chiamo Dum-E con l’estintore ?”
Fantastico, persino la sua IA si
prendeva beffe di lui.
“Rispondi. Cosa
potrei preparare con gli ingredienti presenti in frigo e con le mie
capacità ?”
“Una caprese. Servono un pomodoro,
una mozzarella, olio, sale e basilico”
“JARVIS non posso offrirgli una
caprese ! É un dio ! Si aspetta molto di più !”
“Lei mi ha chiesto di tener conto
delle sue capacità, signore. Dimenticavo : i cerotti sono nel primo cassetto a
sinistra in alto a destra”
Sempre meglio. Quello strafottente
aveva decisamente bisogno di essere riprogrammato.
Aveva deciso di arrangiarsi. Dopo alcune riflessioni aveva stilato il suo menu :
- soufflé al prosciutto
- riso alla zucca
- bistecca alla panna (a Loki piaceva tanto la panna)
- crema al limone.
Si
era subito messo all’opera.
“Ride bene chi ride ultimo JARVIS
!”
Un’ora e mezza dopo non stava ridendo, ma tirando porchi. Il soufflé si era sgonfiato, il riso si era attaccato al fondo della pentola (forse ci andava un po’ di brodo in più) e le bistecche erano carbonizzate. Poco male, si sarebbe fatto perdonare con il dolce identico a quello nella foto.
Alle nove si erano messi a tavola.
Morivano entrambi di fame.
In preda a un atto di romanticismo
Stark aveva apparecchiato col suo servizio migliore, piazzato un vaso con dei fiori
freschi (ordinati al telefono richiedendo una consegna immediata per la quale
aveva dovuto pagare un extra) sul tavolo e abbassato le luci in modo da creare
un’atmosfera più intima. Si era anche vestito con un completo giacca e
cravatta.
É superfluo dire che aveva molte aspettative.
Specie per ciò che poteva, anzi che doveva, seguire alla cena.
Forse avrebbe potuto fargliela quella sera stessa la fatidica domanda ?
Accidenti, non aveva un anello !
Quando il suo ospite era arrivato
il suo cuore aveva iniziato a saltellare per la gioia.
“Sei davvero elegantissimo
Anthony. Pensavo sarebbe stata una cosa
informale”
“Oh ho solo voluto strafare. A
volte mi capita”
“Capita anche a me. Ti capisco”
“Lo so che mi capisci e infatti ti
volevo chiedere di spos ... spostare la tua sedia un po’ più in là”
“Riusciremmo a vederci
in faccia meglio se levassimo questi fiori. Devo cambiarmi ?”
Tony aveva tolto l’enorme
composizione (guardandola meglio si era reso conto che sembrava più adatta a un
funerale che a una cenetta galante. Come gli era saltato in mente di prenderla
?) e senza quella il tavolo era sembrato improvvisamente più grande.
Poi aveva guardato Loki, che indossava
il suo pigiama blu.
“No, vai benissimo così come sei”
e lo intendeva in ogni senso possibile.
Gli aveva servito l’antipasto spiegandogli che cosa fosse. E avevano scoperto insieme che il soufflé non era soltanto brutto da vedere, ma anche immangiabile.
Alla vista del riso il dio aveva
chiesto perplesso “É uno scherzo ?”
Mettendo in bocca un pezzo di bistecca aveva domandato
“Hai cucinato la suola di una delle tue scarpe ?”
Il playboy aveva incrociato le
dita e posto le sue ultime speranze sul dolce.
L’asgardiano ne aveva preso
un’abbondante cucchiaiata ... e poi l’aveva sputata nel tovagliolo.
“STAI CERCANDO DI UCCIDERMI STARK
?”
Tony aveva assaggiato la sua crema
... e poi l’aveva sputata nel tovagliolo a sua volta.
Sale. Aveva messo duecento grammi
di sale al posto di duecento grammi di zucchero.
Era mortificato. E forse presto
sarebbe stato anche morto.
Loki si era alzato, aveva portato
via i piatti e aperto il frigorifero.
“Anthony ti va se ci mangiamo una
caprese ? Io la adoro !”
Tutta quella fatica per niente. Avrebbe dovuto ascoltare JARVIS.
“Per me anche un drink. Bello forte” aveva risposto.
Nessun commento:
Posta un commento