domenica 28 luglio 2024

La lunga attesa - Un colpo di fulmine e un po' di zoofilia

 New York, domenica


Dolore. Un tremendo fortissimo dolore lungo tutta la colonna vertebrale. Ecco cosa l’aveva svegliato da un sogno parecchio movimentato che lo vedeva protagonista assieme a Loki.

Non era più sul divano. Era su un letto. Come ci era arrivato ? Di sicuro non camminando.

Qualcuno doveva avercelo portato. 

Dubitava fosse stato uno dei suoi robot o una delle sue armature.

Il suo allievo lo aveva portato in camera tenendolo come una sposa ?

E poi era successo qualcos’altro ? Non è che aveva quelle fitte perché avevano consumato vero ?

"No. No sicuramente no. Me lo ricorderei !"

Per togliersi ogni dubbio gli bastava controllare accanto a sé.

La presenza di un dio nudo sarebbe stata un ottimo indicatore.

“JARVIS luce !”

Il buio era sparito. Si trovava nella sua stanza. Da solo.

"Bene ... no, male. O insomma, quel che è"

Aveva dato un’occhiata alla sveglia. Le quattro e quarantasette.

Cosa lo aveva spinto a svegliarsi alle quattro e quarantasette di domenica ? 

Una fitta glielo aveva rammentato.

"Il mal di schiena, giusto"

Sarebbe andato a prendersi un antidolorifico. 

Ci sarebbe andato subito se non avesse sentito un noto rumore.

ZIIIIIIIIZIIIIIIIIIZIIIIIIIZIIIIIIIII

In realtà si era sbagliato. Non era affatto da solo.

ZIIIIIIIIZIIIIIIIIIZIIIIIIIZIIIIIIIII

C’era una maledetta zanzara che volava in tondo come se si stesse facendo beffe di lui.

Tony amava gli animali (da quando ne aveva impersonato uno erano tornati a stargli simpatici pure i cani), ma odiava con tutto se stesso le zanzare. Non per le punture, perché non lo pungevano mai forse schifate dalla quantità di alcool presente nel suo sangue, ma per quel loro inconfondibile e fastidiosissimo ronzio.

ZIIIIIIIIZIIIIIIIIIZIIIIIIIZIIIIIIIII

L’antidolorifico poteva aspettare. Prima doveva uccidere quella bestiaccia.

Aveva atteso che si posasse in un punto ben visibile e poi le aveva tirato contro una delle sue ciabatte. Sapeva di non avere la mira eccezionale di Occhio di Falco, ma sperava di beccarla almeno di striscio o di causarle un coccolone. La ciabatta aveva colpito la parete circa un secondo prima che la suddetta parete venisse sfondata da un dio urlante.

Il miliardario non s’era nemmeno accorto di aver alzato il braccio destro per effettuare il suo lancio e si era ritrovato il dolce peso dello jotun che lo colpiva a trecento chilometri all’ora rimandandolo steso sul materasso. Non riusciva più a respirare e gli faceva male ogni singolo punto del corpo. 

La vista gli si era annebbiata.

“Loki è finalmente sopra di me nel mio letto ... e io sto morendo. Che brutto inizio di giornata”

“Per le Norne ! Stark guai a te se crepi ! Resisti, ti aggiusto io ! Mi hai sentito ? Resisti !” e poi lo stregone doveva avergli fatto una specie di check up magico perché aveva sentenziato 

“Hai delle costole rotte. Non ti muovere, te le sistemo”

A quel punto il genio aveva sentito le mani dell’asgardiano che si infilavano sotto la sua maglia.

“Uh e chi si muove ... oh sì continua così bello mio ... Tonino se gli dico che sei rotto anche tu credi che ...” aveva pensato mentre un piacevole senso di calore lo avvolgeva e tornava a respirare senza fatica. Si era messo a sedere.

“Grazie Locke, non mi sono mai sentito megl ... aaaaaah ! La mia schiena ! Brucia !”

“É già la seconda volta che manifesti dei dolori alla schiena. Dovresti andare da un dottore”

“Perché dovrei quando ho te ? Tu sei molto meglio !”

“Io non ci sarò per sempre. Cosa farai dopo che Thor mi avrà portato via ?”

“Partirò al suo inseguimento per riprenderti e riportarti qui”

“Tu vorresti che io restassi a vivere con te oltre la scadenza concordata ?”

“Non vedo perché no. Mi pare che si vada d’accordo noi due”

“Pare anche a me. Avanti, girati”

Forse aveva capito male ... no, aveva sentito bene. Gli aveva davvero detto che doveva girarsi. Stavano per ... ?

“Scusa Tonino, a quanto pare il primo giro è di Lokino. Ma ti rifarai, te lo prometto” e si era girato speranzoso, per scoprire che il principe intendeva soltanto posargli le mani sulla schiena per guarirgliela. E gliel'aveva fatta tornare come nuova.

Il mago si era alzato e aveva ricostruito il muro crollato. E poi era crollato lui.

“Ehi Lo ! Che cosa c’è ? Su ! Non morirmi ti prego !” lo aveva strapazzato il mortale.

“Non morirò certo per così poco ! Mi ritieni dunque così debo ... aaaaaaah”

“Aspetta un secondo, tu eri in camera tua ?”

“Dove avrei dovuto essere a quest’ora ? Stavo dormendo tranquillo quando ... aaaaah la mia testa !”

“Quando ti ho fatto sfondare due pareti. Ci credo che hai mal di testa ! Puoi guarirti ?”

“Ovviamente sì ma ... oh dei mi sta ... venendo su la cena aaaaaah”

“Eh no, non in camera mia !” 

Stark era corso a prendere il cestino della carta straccia e l’aveva ficcato in mano all’altro.

“Che ci dovrei fare con ques ... ?” BLEARGH

“Proprio quello. Impari in fretta. Ce la fai ad alzarti ?”

“Non sono mica un misero e patetico mort ... ridammi il secchio ! Presto !”

“Hai bisogno di recuperare le forze per usare la magia giusto ? Ti preparo qualcosa ?”

“Tu sei in grado di preparare qualcosa ? E allora perché ordini solo cibo da asporto ?”

“Perché in realtà non sono in grado di preparare nulla. Ma ci posso provare. Te lo devo”

“Me lo devi ? Io non ... aaaaah capisco”

“Hai usato i tuoi poteri per guarire me invece di te stesso quindi è colpa mia se sei ridotto così”

“Naturale che è colpa tua ! Tua e del tuo gesticolare senza senso !”

“Non stavo gesticolando senza senso ! C'era una zanzara ! Ce le avete le zanzare su Asgard ?”

“Le avevamo. Sono morte tutte un paio di secoli fa”

“Allora devo venire a stare da voi !”

“Quindi io rimango qui e tu ti trovi casa ad Asgard ?”

“No. Dove vado io vieni anche tu”

“Non sono il tuo cagnolino Stark !”

“Lo so. Ero io a essere il tuo. A proposito c’è una domanda che mi tormenta da allora ...”

“Quale sarebbe ? Vuoi sapere dove ho imparato un incantesimo del genere ?”

“No, voglio sapere se indossi il tanga anche quando sei nella tua versione maschile”

Lo jotun era sussultato “Tu ... miserabile porco ! Hai sbirciato sotto la mia gonna !”

“Quella non era una gonna, era un francobollo ! Se non volevi che sbirciassi sotto la tua gonna dovevi indossarne una più lunga o dei pantaloni o magari trasformarmi in un cane più grande. Avevo una gran bella visuale da là sotto sai ?”

Era stato colpito da una cuscinata.

“Io ho delle gambe stupende, faccio un favore all’umanità indossando “francobolli” !”

Tony aveva risposto colpendolo con un’altra cuscinata e poi aveva chiesto 

“Ti eri anche fatto la ceretta all’inguine ?”

Altro colpo “Sono affari miei razza di maiale !”

Altro contraccolpo “Chissà se il tuo bel veterinario l’avrebbe apprezzata ...”

“MUAAAAAAAAAAAARGH !!!”

Era iniziata una battaglia di cuscinate senza esclusioni di colpi. 

Loki era riuscito a disarmare il suo avversario, ma quest’ultimo gli aveva fatto uno sgambetto, mandandolo lungo disteso sul pavimento.

“Ok adesso si alza e mi uccide. Addio Terra è stato bello salvarti” aveva pensato l’Avenger nel realizzare quanto accaduto. E poi aveva sentito ridere. Il matto rideva ... bhe come un matto. Aveva dato una tremenda sederata per terra e rideva come se fosse stata la cosa più divertente del mondo. Era masochista o aveva preso troppe botte sulla capoccia ?

“Mi serviva un po’ di sfogo” aveva confessato Loki rialzandosi.

“Bene d’ora in avanti ricordatelo che per sfogarti non hai bisogno di distruggere città”

“Me ne torno in camera mia”

“No. Non puoi. Il tuo letto sarà pieno di calcinacci”

“Me ne libero con un cenno. E poi aggiusto anche quella parete”

“Sei ancora troppo de ... stanco. Resta qui. Vado io a pulirti la camera” 

Tony era stato afferrato per un braccio.

“Dove vai tu vado io, lo hai appena stabilito. Se vuoi che io resti qui devi restare qui anche tu”

“Allora mi sacrificherò e resterò qui con te” aveva capitolato il terrestre sdraiandosi.

“Oh scommetto che è davvero un grosso sacrificio per te dividere il tuo letto con me ...”

“Qualcosa di grosso c’è, ma non si tratta di un sacrificio ...”

“STARK !”

“É una scintilla di interesse quella che vedo nei tuoi occhi, Scintillino mio ?”

“Chiamami di nuovo così e ti strappo via i tuoi !”

Per nulla intimorito il mortale si era avvicinato fino ad adagiarsi contro di lui.

“Come vuoi che ti chiami ?” aveva sussurrato.

“Soltanto Loki” aveva risposto lo jotun allo stesso modo, posando delicatamente le mani sul punto in cui l’arc brillava attraverso la leggera maglia di cotone.

“Ho altre due domande per te. Se quel tizio non ti avesse scambiato per una escort tu ... ?”

“No. Non sarei andato fino in fondo con lui”

“Tecnicamente sarebbe stato lui ad andare fino in fondo con te ...”

“STARK !”

“Ultima domanda : posso baciarti, Soltanto Loki ?”

“Solo se proprio credi di non poterne fare a meno”

“Oh io fortissimamente credo di non poterne fare a meno !”

“Se è così procedi pure” aveva sorriso il mago.

Stark aveva fissato il telefonino sul comodino ordinandogli di non squillare.

Nessuno doveva interromperli questa volta. Si era chinato, aveva chiuso gli occhi e ...

“Signore ha una visita”

“Che ti venga un’orticaria Jarvis !”

“Non è possibile. Gli unici virus che posso prendere sono quelli informatici”

“Chi è che rompe alle cinque di mattina ?”

“Il direttore Fury”

“Deve avere un radar come Point Break ... ha detto cosa vuole ?”

“No, ma ha detto che sarebbe entrato entro trenta secondi se lei non avesse aperto”

“Serve una password per accedere alla torre e la conosciamo solo io e Pepper”

“Ha crackato il sistema di sicurezza. Sono passati ventidue secondi signore. Lo faccio entrare ?”

“Presto nasconditi nell’armadio !”

“Non è possibile. Sono un’intelligen ...”

“Non stavo dicendo a te, JARVIS !”

“Io sono un principe di Asgard, non mi nascondo in un armadio !”

“Allora infilati sotto il letto, basta che sparisci”

L’alieno aveva sbirciato sotto il letto e poi si era tirato su con una smorfia.

“Da quant’è che non dai una ripulita al pavimento ? Non ho nessuna intenzione di sporcarmi !”

“Ti sembra questo il momento di fare la diva ?!?”

SBAM

La porta si era aperta. Fury lo fissava torvo. Era ufficialmente morto.

“Salve direttore ! Che bello andare a svegliare i propri soldatini all’alba eh ?”

“Sei da solo Stark ?” 

Che razza di domanda era ? Non vedeva che c’era anche Loki ?

E poi si era reso conto che era davvero così perché l’asgardiano si era strategicamente piazzato dal lato della benda. Tony non doveva fargli capire che da quella parte c’era qualcun altro. 

Meglio ancora, doveva portarlo fuori dalla stanza.

“Solissimo e tristissimo. Meno male che è venuto a tenermi un po’ di compagnia”

“E allora con chi stavi parlando poco fa ?”

“Con JARVIS”

“Hai detto a JARVIS che è una diva ?”

“Sì. Ogni tanto se la tira un po' troppo”

“Che è successo al tuo letto ? Sembra che ci sia stata una battaglia”

“Ho un sonno molto agitato. Specie se mi svegliano alle cinque di mattina”

“Tu quello lo chiami “sonno” ?” aveva chiesto indicandogli i pantaloni della tuta dove Tonino spiccava palesemente in tutto il suo splendore.

“Ecco io ... ok non stavo esattamente dormendo”

“Sei un porco Stark. Guai a te se osi stringermi la mano !” e aveva iniziato a girare per la stanza, guardando sotto il letto e dentro l’armadio mentre Tony tratteneva il fiato e Loki stava attento a non fare alcun rumore stando alle spalle del direttore.

“Posso essere d’aiuto ? Cosa sta cercando ?”

“Alto, magro, moro, occhi verdi, alieno e psicopatico”

“É la descrizione del mio uomo dei sogni !”

“É la descrizione di Loki”

“Appunto” 

“Perché lo SHIELD lo cerca in casa mia ?”

“Non si è trattenuto qui a New York molto a lungo la volta scorsa, quindi pensiamo che adesso possa aver trovato rifugio in uno dei posti in cui è già stato. Natasha e Cap in questo momento stanno perlustrando le fogne della città. Lo braccheremo quel lurido figlio di pu ...”

“Ma Thor non era stato abbastanza chiaro nel dire che suo fratello non è più una minaccia ?”

“E io dovrei credere a quel beota biondo ? Il suo innocente fratellino potrebbe avergli fatto un incantesimo per costringerlo a parlare in quel modo in sua difesa ! Anche se forse gli basterebbero un paio di coccole per avere Thor dalla sua”

Dietro di lui Loki aveva simulato un conato al pensiero di fare le coccole al fratellone. 

Uomo di Ferro aveva riso.

“Trovi divertente che ci sia un pluriomicida che se la spassa facendo jogging, Stark ?”

“No è tremendo che sia andato a correre senza invitarla capo. Li ha i pantaloncini fucsia ?”

“Ho solo capi neri nel mio guardaroba”

“Che guardaroba triste”

“E poi perché dovrei andare a correre con uno psicolabile ?”

“Per smaltire qualche chilo ? Perché sarebbe più divertente che correre con Rogers ? Faccia lei”

“Stai dicendo che sono ingrassato Stark ?”

“No, ci mancherebbe, è sempre in grandissima forma !”

“Appena gli avrò messo le mani addosso Loki si pentirà di aver rimesso piede sulla Terra !”

“Sa credo proprio che le farebbe bene una bella corsetta, mi sembra stressato”

“IO NON SONO STRESSATO !”

“Se lo dice lei ... non è che teme che la gente vedendovi possa fare dei confronti vero ?”

“Temere un confronto ? Mi hai mai visto in tenuta da jogging, Stark ?”

“No. E ci terrei che le cose restassero così”

“Anni e anni di allenamento per diventare agente mi hanno dato dei muscoli dove quell’anoressico ha a stento della pelle”

“Sì, ma lei non può farsi la coda di cavallo come lui”

Fury aveva scrollato il capo. 

“Cambiamo argomento. Che è successo al muro dell’altra stanza ? C’è una voragine”

“Davvero ? Non ne avevo idea. Fortuna che non era un muro portante !”

“Come pensi sia potuto accadere ?”

“Cedimento strutturale ? Questo edificio è vecchio”

“Lo hai costruito nuovo di zecca meno di quattro anni fa”

“Forse JARVIS si è sentito offeso e ha fatto esplodere una parete. Gliel’ho detto che è una diva”

“Andiamo di là a controllare l’entità dei danni” 

Erano usciti in corridoio ... e la parete era perfettamente intatta.

“Forse dovrebbe dormire di più capo. La mancanza di sonno le fa vedere cose che non esistono”

“Sì può essere, però ci sento ancora benissimo” e lo aveva colpito forte sul collo mandandolo al tappeto, per poi salirgli sopra e prenderlo a pugni. Tony si era liberato a fatica, ma era stato taserizzato alle spalle. Quando si era svegliato si trovava seduto a una sedia, legato così strettamente da faticare a parlare. Ed ecco il lato sadico di Fury. 

Ma perché doveva farne le spese lui ? Non poteva fare questi giochini con Natasha ?

“Pensi che sia uno stupido per caso ? Mostrati, Loki !”

Il Vendicatore aveva scosso la testa rivolto al dio che doveva essersi reso invisibile.

Aveva ricevuto uno schiaffo. 

“Detesto ripetere le cose : mostra il tuo vero aspetto, Loki !”

Che ? Pensava che Loki fosse lui ? Ma era ubriaco ?

“Io sono Tony Stark, genio, miliardario, playboy e filantropo” si era beccato un altro schiaffo.

“Se tu sei Tony Stark io sono la Monna Lisa !" 

"Piacere di conoscerti, Lisa"

Questa volta Fury lo aveva colpito con un pugno.

"Smettila, Loki ! Il tuo atteggiamento da pazzo e il telefono spento ti hanno tradito !”

“E lei crede che io sia Loki solo perché ho sbarellato un attimo e tenuto spento il cellulare ?”

“Non ne ero convinto fino a pochi minuti fa, quando ti sei smascherato”

“In che modo mi sarei smascherato ?”

“Hai detto che quello svalvolato alieno si era fatto la coda di cavallo. Questa è un’informazione riservata. Lo sanno solo coloro che hanno visionato i filmati. Tony non li ha visti”

“Me l’ha detto Barton !”

“Indossava una microspia. So esattamente cosa ti ha detto”

“Senta, ero convinto che me l’avesse detto lui, ma forse l’ho sentito in giro ...”

Terzo schiaffo.

“Qui ci sono segni di lotta. Tu hai ucciso il vero Stark e ne hai preso il posto, confessa !”

“Non confesserò un bel nulla ! Io sono Tony Stark ! Analizzi il mio dna se non mi crede !”

“L’ho fatto mentre eri svenuto. Risulti essere Tony Stark”

“E allora perché non mi libera ?!?”

“Non conosco come funzionate voi mutaforma. Potreste essere in grado di copiare anche il dna”

“Perché deve essere così paranoico ? Ok, mi chieda qualcosa che solo Tony saprebbe”

Quarto schiaffo.

“Come se tu non potessi aver letto la mente di Stark prima di eliminarlo !”

“Io sono io ! Mi deve credere !”

Quinto schiaffo.

“Tu sei il dio delle Menzogne e io non credo al dio delle Menzogne !”

“BASTA COSÌ ! LO LASCI IN PACE IMMEDIATAMENTE !” aveva sentenziato una voce nuova.

A dire la verità per Tony non era esattamente nuova. 

Era la stessa voce del maialino arrosto del mercoledì precedente, solo che questa volta apparteneva a un tizio che non aveva mai visto e che era apparso dal nulla nella stanza. O era appena tornato da una festa in maschera o era un asgardiano.

“Lei chi è ? Come osa darmi ordini ? Cosa ci fa qui ? Come è entrato ?” lo aveva incalzato Fury.

“Io sono Padre Tutto”

“Padre di tutto cosa ?”

“Padre di tutto tutto”

“Padre di tutto tutto cosa ?”

“Padre di tutto tutto tutto”

“Padre di tutto tutto tutto cosa ?”

Il mortale legato era intervenuto se no la conversazione non si sarebbe schiodata da lì.

“É Odino, il papà di Thor e Loki”

"E di tanto in tanto fa il maiale arrosto nel mio forno”

“Ti sei messo una benda per prenderti gioco di me, Odino ?”

“E tu non ti sei ancora inginocchiato al mio cospetto perché soffri di artrite, midgardiano ?”

“Non hai risposto alle mie domande”

“Noi dei rispondiamo alle domande degli umani solo dopo un sacrificio in nostro onore”

“Voi dei avete bisogno di un bagno d’umiltà !”

“Mi sta invitando a fare un bagno assieme a lei signor ... ?”

“Chiamami Nick e dammi del tu”

“Cosa che tu stai già facendo con me, mancandomi ulteriormente di rispetto !”

“Io faccio quel che voglio !”

“Questa l’ho già sentita. Mio figlio non fa che ripeterlo in continuazione”

A quel punto Tony aveva capito. 

Quello non era per davvero Odino, era ... e poi aveva visto Loki in un angolo.

Da come fissava Odino quello doveva essere davvero il sommo Odino.

Grandioso, un re era apparso in casa sua con tanto di armatura dorata sbrillucicosa e lui invece era ancora nella sua tuta da nanna e con la faccia insanguinata.

“Ripeto la domanda : cosa ci fai qui ?”

“Ti impedisco di distruggere i connotati a un povero innocente. Lui è davvero chi dice di essere” e con cenno della mano le corde che lo tenevano erano scomparse. 

Salvato dal futuro suocero ... ehm sì insomma, da Padre Tutto. Wow !

“Vieni Nicholas, troviamoci un posto tranquillo dove ti posso parlare dell’idea geniale di Thor”

“Thor ha avuto un’idea geniale ?!?”

“Suona incredibile persino a me. Su scusati con Stark e andiamo via”

“Stark ... se sei davvero Stark ... sc ... scssssss !” e Tony aveva accettato le scuse perché sapeva che più di così Fury non avrebbe detto in quanto vittima di una “fonzite” più acuta della sua.

Il re di Asgard aveva preso il direttore per le spalle. 

“Ce l’hai un costume Nicholas ? L’idea del bagno non mi dispiace affatto”

“Lo sto indossando. Non si sa mai. Un agente deve essere pronto a ogni evenienza. E tu Odino ?”

“Non prendo mai il Bifrost senza”

Il genio li aveva accompagnati fino alla porta. Sulla soglia Padre Tutto aveva mandato avanti Fury e si era girato a fissarlo, squadrandolo come se lo stesse passando ai raggi x. E forse lo stava facendo sul serio, poteri mistici e tutto il resto.

“Tratta mio figlio come si deve, midgardiano. Non ho gradito la faccenda dei vermi”

“Oh lei Maestà ha visto quello che è successo ieri ?”

“Non io. Heimdall. Me l’ha riferito lui”

“Le giuro che non ricoprirò mai più Loki di vermi !”

“Ti voglio credere. Comunque se ho aspettato un po’ prima di salvarti le chiappe, o per essere più precisi la faccia, è stato per vendicarlo di tale offesa”

“Da quanto tempo era presente ?”

“Ero appena arrivato coi popcorn alla cupola quando Heimdall mi ha detto che Fury ti stava prendendo a botte a causa di un enorme scambio di persona. Sono partito subito. Quel guardiano goloso se li starà mangiando tutti lui, ma mi sentirà ...”

“Perché era andato là con dei popcorn, se posso chiedere ?”

“Gli spettacoli si gustano meglio gustando popcorn !”

“Quindi voi due siete soliti spiare noi midgardiani sgranocchiando popcorn ?”

“Spiare le vite altrui è la cosa più vicina a un cinema che abbiamo su Asgard. Heimdall mi informa sempre quando sta per accadere qualcosa che merita di essere visionato con una bella manciata di popcorn gusto anice ricoperti di paprika”

Il Vendicatore aveva trattenuto a stento il conato di vomito nel sentire il gusto preferito dal sovrano asgardiano. Finalmente gli era chiaro da chi Loki avesse preso la sua mania per quegli abbinamenti culinari così strani.

“E qual era la cosa che secondo Heimdall avrebbe meritato una visione ?”

“Mi ha detto che avevi chiesto a mio figlio il permesso di baciarlo”

"Ah quindi sentite pure l'audio ..."

"Ovviamente. E speravo di sentirvi dire tante altre romanticherie. Mi piacciono le storie d’amore"

L’idea di due dei pronti a osservare e a sentire da lassù quello che lui e Loki avrebbero potuto combinare su quel letto aveva messo Tony terribilmente in imbarazzo. 

Aveva trovato il coraggio di tornare a parlare solo dopo qualche secondo.

“Ehm ... grazie. Se non fosse stato per lei Nicky mi avrebbe torturato per tutto il giorno”

“Tre giorni. Ti avrebbe torturato per tre giorni”

“Riesce a vedere il futuro ?”

“Solo dopo un bel riposino di un centinaio d’anni e ottanta budini”

“Ecco da chi Piccolo Cervo ha preso quella fissa !”

“Ora devo lasciarti, ma spero che avremo modo di conoscerci meglio, futuro genero”

Ed era sparito. POUFF

COME LO AVEVA APPENA CHIAMATO ?!? FUTURO GEN ... ? OH ... VOLEVA DIRE CHE ...

Loki gli si era affiancato “Cosa ti ha detto Padre ? Sembri sconvolto”

“Non sono sconvolto. Sono felice. Mi ha rivelato che mi accadrà una cosa molto bella"

"Che cosa ?" 

"É un segreto”

“Detesto i segreti. Sono le sei e trenta. Iniziamo la lezione del giorno, maestro ?”

“Prima non è che potresti sistemarmi la faccia e prepararmi dei pancake ?”

Non aveva più così fretta di passare “oltre”. Se il loro destino era quello che aveva visto il Gran Babbo allora sarebbe successo da sé, prima o poi. Sperava prima.

Forse, se avesse forzato le cose verso quella direzione, il loro futuro insieme sarebbe svanito.

“Avrei dovuto chiedere a Odino se ci ha visto arrivare all’altare avendo consumato o no”

Durante la colazione (“NON SONO LA TUA SERVA ! I PANCAKE PREPARATELI DA SOLO !” aveva strillato il dio) nessuno dei due aveva fatto riferimento al quasi bacio in camera da letto o ai quasi baci della sera prima. Avevano parlato della strana coppia. 

Odino e Fury dopo il battibecco iniziale erano parsi molto affiatati.

“Per me il direttore ha preso una scuffia per il tuo papi”

Loki gli aveva chiesto il significato di “scuffia” e nel sentirlo era rabbrividito sulla sedia.

Poi, siccome la sera prima il suo allievo aveva gradito molto “Il re leone”, Tony lo aveva portato allo zoo. Ci erano rimasti fino a sera.

“Così puoi conoscere dal vivo gli eroi del cartone nonché altre specie della fauna midgardiana”

"Ci sono anche le iene ?"

"Credo di sì"

"Ottimo, ho una proposta per loro"

Davanti a qualche gabbia o recinto il mago (mutato in uno studentello occhialuto) diceva “Questo animale c’è anche da noi” e davanti ad altri tirava fuori il suo diario e prendeva appunti sulle bestie al loro interno. Alcune le vedeva per la prima volta.

“Davvero avete degli esseri così strani come gli ornitorinchi ?”

“Voi avete i bilgesnipe !”

“Sì, ma non sono ornitorinchi !”

Il genio aveva sorriso, mentre si chiedeva se sarebbe stato lui a fare la proposta a Loki o viceversa. Si chiedeva anche quando sarebbe successo. 

Tra pochi mesi ? Tra un anno ? Tra due ?

Guardandosi attorno aveva stabilito che dal momento che quel posto sembrava piacere al suo futuro mari ... insomma quella roba lì, se fosse spettato a lui l’onere e l’onore della fatidica domanda gliel’avrebbe fatta esattamente dove si trovavano in quel momento, tra giraffe, orsi, tigri e babbuini. Questo finché uno dei babbuini non aveva girato il sedere verso di loro e mollato una puzzetta che aveva preso in pieno il suo futuro conso ... insomma quella roba lì.

“LO HAI FATTO APPOSTA ! IERI I VERMI E OGGI QUESTO AFFRONTO !”

Era stato inutile dichiarare che si era trattato di una sfortunata coincidenza. Loki lo aveva perdonato solo dopo che gli aveva preso un souvenir (un elefante di peluche) e un lecca-lecca alla fragola.

Il filantropo aveva guardato ovunque tranne che il dio mentre quest’ultimo ciucciava il lecca-lecca. Ricordava ancora la scena del wurstel e la reazione che aveva suscitato in Tonino. Lì c’erano dei bambini !

Quando erano andati a vedere le foche Loki aveva esclamato “Quella mi somiglia !”

“Tu dici ? A me non sembra”

“Vieni con me che te lo mostro !”

Alé due doppisensi in una sola frase. Era sul serio il dio della Malizia !

Lo aveva trascinato in bagno tirandolo per il braccio, era entrato in uno dei cubicoli e gli aveva passato i vestiti da sopra la porta, mentre gli altri uomini presenti fissavano la scena perplessi.

“Ehm ... si è sporcato col gelato, deve cambiarsi” si era inventato Tony.

Loki lo aveva chiamato telepaticamente “Ok puoi entrare, stai attento che non vedano nulla”

Il genio aveva dischiuso la porta e si era infilato a sua volta all’interno del cubicolo.

Si era girato dopo averla chiusa e aveva visto una foca identica a quella dello zoo.

“Forte !” gli era sfuggito ad alta voce.

*Zitto ! Limitati a pensare ! Allora avevo ragione o no ?*

“Questa volta avevi ragione”

*COME SAREBBE A DIRE “QUESTA VOLTA” ?!? IO HO SEMPRE RAGIONE !*

“Giusto. Errore mio. Ehi stavo pensando ...

*Sentiamo*

"La tua sosia ha dato un bacio al suo istruttore, pensi di poter fare altrettanto con il tuo ?”

*VUOI BACIARMI MENTRE SONO UNA FOCA ?!?*

“Sei una foca molto sexy”

*Io l’ho detto fin dal primo giorno che soffrivi di zoofilia ...*

“Che colpa ne ho se mi piaci in ogni versione ?”

Loki aveva riso, solo che l’aveva fatto con i classici versi di una foca.

Tony gli aveva tappato la bocca con una mano ... e la divina otaria aveva cercato di morderlo.

*IO SONO UN DIO ! COME OSI METTERMI A TACERE ?!? E ORA POSA A TERRA I MIEI VESTITI E GIRATI*

“Ti ho già visto nudo”

“Sì, ma allora non ero arrabbiato con te”

“Perché quando sei arrabbiato le cose là in mezzo cambiano ? Ti diventa verde come a Bruce ?”

Loki era scoppiato a ridere di nuovo, battendo tra loro le pinne, poi si era alzato posando il peso sulla coda, lo aveva spinto contro una parete e lo aveva baciato. 

Tony Stark mai avrebbe pensato di essere baciato da una foca in un gabinetto. Non era esattamente il bacio romantico che aveva in mente, ma presto sarebbe arrivato anche quello.

E comunque poteva andargli peggio, se non altro l’alito di foca-Lo sapeva di fragola.

Quando erano tornati alla torre Loki, prima di andare a togliersi di dosso l’odore da foca e da rimasugli intestinali di babbuino con una bella doccia, aveva fatto la sua richiesta del giorno.

“Stasera non voglio saperne di cibo da asporto. Cucinerai per me”

“Ti ho detto che non ne sono capace !”

“Sì, ma che potevi provarci. Voglio un menu completo : antipasto, primo, secondo e dolce”

“Desideri qualcosa di particolare ?”

“Ti lascio carta bianca. Stupiscimi. E stai tranquillo, sono di bocca buona” e si era leccato le labbra con lentezza estrema prima di sparire in bagno.

Il genio, essendo un genio, aveva recepito il messaggio : se la cena fosse stata di suo gusto il dio non si sarebbe tirato indietro davanti alla prospettiva di un dopocena in camera da letto. 

O sul divano. O direttamente sul tavolo.

Era corso in cucina a sfogliare il ricettario come se da quelle pagine dipendesse la sua vita.

Gli serviva qualcosa di facile, di veloce e d’effetto.

“JARVIS quali piatti potrei preparare con gli ingredienti presenti nel mio frigorifero ?”

“Ha intenzione di mettersi a cucinare signore ? Chiamo Dum-E con l’estintore ?”

Fantastico, persino la sua IA si prendeva beffe di lui.

“Rispondi. Cosa potrei preparare con gli ingredienti presenti in frigo e con le mie capacità ?”

“Una caprese. Servono un pomodoro, una mozzarella, olio, sale e basilico”

“JARVIS non posso offrirgli una caprese ! É un dio ! Si aspetta molto di più !”

“Lei mi ha chiesto di tener conto delle sue capacità, signore. Dimenticavo : i cerotti sono nel primo cassetto a sinistra in alto a destra”

Sempre meglio. Quello strafottente aveva decisamente bisogno di essere riprogrammato.

Aveva deciso di arrangiarsi. Dopo alcune riflessioni aveva stilato il suo menu : 

- soufflé al prosciutto

- riso alla zucca

- bistecca alla panna (a Loki piaceva tanto la panna)

- crema al limone. 

Si era subito messo all’opera.

“Ride bene chi ride ultimo JARVIS !”

Un’ora e mezza dopo non stava ridendo, ma tirando porchi. Il soufflé si era sgonfiato, il riso si era attaccato al fondo della pentola (forse ci andava un po’ di brodo in più) e le bistecche erano carbonizzate. Poco male, si sarebbe fatto perdonare con il dolce identico a quello nella foto.

Alle nove si erano messi a tavola. Morivano entrambi di fame.

In preda a un atto di romanticismo Stark aveva apparecchiato col suo servizio migliore, piazzato un vaso con dei fiori freschi (ordinati al telefono richiedendo una consegna immediata per la quale aveva dovuto pagare un extra) sul tavolo e abbassato le luci in modo da creare un’atmosfera più intima. Si era anche vestito con un completo giacca e cravatta.

É superfluo dire che aveva molte aspettative. 

Specie per ciò che poteva, anzi che doveva, seguire alla cena.

Forse avrebbe potuto fargliela quella sera stessa la fatidica domanda ? 

Accidenti, non aveva un anello !

Quando il suo ospite era arrivato il suo cuore aveva iniziato a saltellare per la gioia.

“Sei davvero elegantissimo Anthony. Pensavo sarebbe stata una cosa informale”

“Oh ho solo voluto strafare. A volte mi capita”

“Capita anche a me. Ti capisco”

“Lo so che mi capisci e infatti ti volevo chiedere di spos ... spostare la tua sedia un po’ più in là”

“Riusciremmo a vederci in faccia meglio se levassimo questi fiori. Devo cambiarmi ?”

Tony aveva tolto l’enorme composizione (guardandola meglio si era reso conto che sembrava più adatta a un funerale che a una cenetta galante. Come gli era saltato in mente di prenderla ?) e senza quella il tavolo era sembrato improvvisamente più grande.

Poi aveva guardato Loki, che indossava il suo pigiama blu.

“No, vai benissimo così come sei” e lo intendeva in ogni senso possibile.

Gli aveva servito l’antipasto spiegandogli che cosa fosse. E avevano scoperto insieme che il soufflé non era soltanto brutto da vedere, ma anche immangiabile.

Alla vista del riso il dio aveva chiesto perplesso “É uno scherzo ?”

Mettendo in bocca un pezzo di bistecca aveva domandato 

“Hai cucinato la suola di una delle tue scarpe ?”

Il playboy aveva incrociato le dita e posto le sue ultime speranze sul dolce.

L’asgardiano ne aveva preso un’abbondante cucchiaiata ... e poi l’aveva sputata nel tovagliolo.

“STAI CERCANDO DI UCCIDERMI STARK ?”

Tony aveva assaggiato la sua crema ... e poi l’aveva sputata nel tovagliolo a sua volta.

Sale. Aveva messo duecento grammi di sale al posto di duecento grammi di zucchero.

Era mortificato. E forse presto sarebbe stato anche morto.

Loki si era alzato, aveva portato via i piatti e aperto il frigorifero.

“Anthony ti va se ci mangiamo una caprese ? Io la adoro !”

Tutta quella fatica per niente. Avrebbe dovuto ascoltare JARVIS.

“Per me anche un drink. Bello forte” aveva risposto.

 

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Gelosia portami via