lunedì 5 agosto 2024

La lunga attesa - Odino spoilera e dà i numeri (e rivela un talento nascosto di Fury)

New York, lunedì


Alle nove e mezza di quel lunedì mattina Tony Stark si era svegliato con un obiettivo : fare in modo che quella fosse stata l’ultima notte trascorsa da lui e Loki in camere separate. Dopo la disastrosa cena della sera prima il suo morale era finito troppo sotto i piedi e si era rintanato nella sua stanza senza fargli alcun tipo di avances. E per giunta pure un pochino alticcio.

Aveva dovuto prendere un digestivo per smaltire lo schifo che aveva portato a tavola ed era stato un bene che nel suo letto non ci fosse stato nessun altro perché il suo stomaco aveva emesso dei rumori strani per tutta la notte. Si era chiesto se anche il dio avesse temuto di dover ricorrere alla lavanda gastrica o se al contrario avesse dormito bene.

In cucina dove lo aveva trovato davanti ai fornelli. 

Sì, era molto meglio che ci stesse lui.

“Buongiorno professore, non ha una bella cera. Pancake con succo d’acero ?”

*Non avevi detto che me li dovevo preparare da solo perché non sei la mia serva ?!?*

Ottimi. Aveva chiesto il bis.

Il suo allievo gli aveva domandato quale sarebbe stato l’argomento della lezione del giorno e Tony stava per rispondergli “Educazione sessuale. Teoria e pratica” quando qualcuno aveva emesso un colpo di tosse per segnalare la sua presenza.

Qua tutti entravano e uscivano come gli pareva. 

Tanto valeva installare delle porte a battente come quelle dei saloon !

Che ne era delle (da lui) tanto decantate misure di sicurezza impenetrabili della torre ?

Il midgardiano si era alzato cimentandosi in un inchino.

“Seduto Uomo di Ferro. Detesto le formalità”

“Ieri voleva che Fury si inginocchiasse al suo cospetto” aveva osato fargli notare risedendosi.

“Lo stavo prendendo in giro. In cinquemila anni di vita un Aesir avrà pure il diritto di scherzare no ?” e poi si era voltato verso l’altro asgardiano che se ne stava fermo davanti al frigorifero con la padella in mano. Se per proteggersi o darla in testa al nuovo venuto non è dato sapere.

“Metti giù quella cosa e vieni a mangiare Kikki. Ogni volta che ti vedo sei sempre più magro. Posso unirmi a voi ?”

“Certo, Maestà” nel sentirgli rispondere in questo modo Kikki ... ehm Loki, gli aveva lanciato uno sguardo di fuoco, aveva posato la padella e sbuffando aveva cercato di uscire dalla stanza, ma una mano lo aveva afferrato per la maglia riportandolo verso il tavolo e costringendolo a sedersi.

“Tu adesso resti qui e mandi giù qualcosa, capito ?”

“Non bastano tutti i rospi che ho dovuto mandar giù fino ad oggi per causa tua, Padre ?”

“MUAAAAAAAAAAAARGH !”

“MUAAAAAAAAAAAARGH !”

Il mortale si era chiesto se stessero parlando in asgardiano o se si stessero ruttando in faccia. Lo avevano ignorato per circa cinque minuti lanciandosi addosso accuse e insulti mentre divoravano tutto quello che trovavano sotto mano. Odino aveva mangiato persino il portapane. 

“Smettila di dire che ho sempre preferito Thor !”

“Ma è la verità ! Tu pensavi soltanto a lui ! Io per te non esistevo !”

“E questo chi lo dice ?”

“Lo dico io !”

“E tu chi sei ?”

“Lo vedi ? Mi sminuisci, mi umili, mi tratti come uno straccio !”

“Tu chi sei figlio mio ? Rispondi alla domanda”

“Io sono Loki principe di Asgard e di Jotunheim, il Burlone, la Stella del Cane, il dio degli Inganni, del Caos, delle Menzogne ...”

“Quindi è il dio delle Menzogne a dire che io non provo affetto per te. E tu gli credi ?” 

Lo jotun era rimasto spiazzato dal ragionamento e non aveva risposto, limitandosi a fissare il suo piatto ormai vuoto come se lo avessero preso a pedate. Poi aveva scostato la sedia. 

“Io ho finito. Mi è permesso andare a fare una doccia, Padre caro adorato ?”

“Vai, ma non prendermi in giro Kikkuccio”

“In cinquemila anni di vita un Gigante di Ghiaccio potrà pure scherzare di tanto in tanto no ?” 

Loki era uscito altezzosamente dalla cucina.

Tony aveva realizzato una cosa. 

La presenza di Padre Tutto aveva messo lo stregone di cattivo umore. Doveva trovare il modo di fargli ritrovare un po’ di gioia se no sarebbe andato in bianco di nuovo.

Prima però doveva liberarsi del vecchio. 

Non aveva mica intenzione di venire a vivere lì con loro vero ?!?

“Uomo di Ferro mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a un tale spettacolo”

“Non si preoccupi, mi ha ricordato i vecchi tempi tra me e mio padre”

“Sono venuto qui per dirvi che non dovete più temere Fury. L’ho sistemato io”

“Lo ha ucciso ?!?”

Odino aveva scrollato le spalle “Macché, siamo stati in piscina, a fare un giro in elicottero e al concerto di Shakira. Nicky lo muove bene quel bacino !”

L’immagine del direttore che shakirava aveva rischiato di fargli tornar su i pancake.

“Sono contento che siate diventati amici. Che programmi avete per oggi ?”

“Vuole portarmi a visitare una mostra. Io vorrei ringraziarlo portandolo a pranzo”

“É un pensiero gentile da parte sua”

“Gli piace la cucina messicana ?”

“Una volta l’ho visto mangiare un burrito. Direi di sì ... in che modo lo ha sistemato ?”

“Gli ho raccontato tutto”

“E lui non è ancora venuto qui a prelevare Loki per portarlo allo SHIELD ?!?”

“Gli ho detto che se non teneva le mani giù da mio figlio io non sarei più uscito con lui”

L’immagine del direttore con gli occhi, pardon, l’occhio a cuoricino che sbavava per Padre Tutto lo aveva fatto spanciare. Si era ricomposto notando lo sguardo di gelo del re di Asgard. 

“Vuole un caffé ?”

“No, ora devo andare. Sai già come trascorrere quest’ultima settimana assieme a Kikkino ?”

“Io ... sì ho qualche idea in merito”

“E so perfettamente di che idee stai parlando ... uhm, magari lo aiuterebbe a smaltire lo stress”

Odino era a conoscenza delle sue mire sul suo Kikkino ... ehm Loki e approvava ?!? 

Era il giorno più bello della sua vita !

Il re di Asgard a quel punto lo aveva sorpreso ulteriormente allungandogli alcuni cd.

“Senti Stark mio figlio non può tornare a casa senza aver ricevuto un’infarinatura di Shakira !”

“Lo infarinerò con Shakira, promesso”

“E ricordati, qualsiasi cosa facciate non toccargli mai i piedi !”

“Soffre terribilmente il solletico ?”

“No, diventa isterico se glieli sfiorano. Non sai che faticaccia è stata mettergli quella cavigliera, l’ho dovuto tramortire con una bella scarica potente”

“A proposito della cavigliera alla fine di questo periodo con me gliela leverete giusto ?”

“Giusto. Penso sia stata un’accortezza inutile visto che è attratto da te anche senza”

Vedendo Odino alzarsi Tony era scattato in piedi a sua volta.

“Aspetti un secondo, le volevo chiedere una cosa ...”

“Ci sono dei problemi ?”

“No, dopo la faccenda dei vermi ci siamo chiariti. L'unico problema è che consuma un sacco di shampoo”

“É legato alla faccenda dei piedi. Potresti trovarla una storia interessante. Cosa vuoi sapere ?”

“Lei ieri mi ha chiamato “futuro genero”, volevo sapere ...”

“Tranquillo, non ti sposerai con Thor”

Era un’eventualità che a Tony non era mai passata per l’anticamera del cervello.

“Sì, ma quando ci sposeremo di preciso ?”

“Alle ore undici midgardiane. Undici di mattina. Pioverà”

“Grazie dell’informazione, mi procurerò un ombrello. Alle undici di che gio ... ?”

“Non è la vera cosa che vuoi sapere, midgardiano”

“E secondo lei qual è la vera cosa che vorrei sapere ?” 

“Centocinquantasette e centotrentasette”

“Cosa significano questi numeri ?”

“Oh è tardissimo, non posso arrivare tardi al mio appuntamento !”

“Non mi ha risposto”

“Grazie per la colazione. Salutami Kikketto”

“Certo glielo saluterò, ma potrebbe dirmi il significato di quei numeri ?”

Odino aveva sorriso “Comincia a cercare un letto più solido. Il tuo ha le ore contate” e dopo queste parole si era smaterializzato.

Il filantropo aveva lavato piatti e padella con un sorriso che andava da un orecchio all’altro. Questione di ore e avrebbero sfondato il letto ! Uh sarebbe stata una cosa molto intensa allora ! Si era messo a canticchiare dalla felicità.

Loki si era palesato alle sue spalle, vestito di tutto punto. 

“Perché sei così contento ?”

“Tuo Padre mi ha rivelato che presto mi capiterà un’altra cosa molto bella”

“Fossi in te non gli crederei. Racconta un sacco di frottole. Da chi credi abbia preso io ?” 

“Tu però non ti senti attratto dal buon vecchio Nick”

“Quindi avevi ragione e Fury e Pa ... no preferisco non pensarci. La lezione del giorno è su ... ?”

“Shakira. Tuo Padre vuole che io ti faccia diventare un fan di questa cantante midgardiana”

“Quindi resteremo tappati in casa ad ascoltare della musica ?”

“Possiamo uscire nel pomeriggio. Ora dimmi qual è la tua richiesta”

“Visto che avremo a che fare con la musica è la seguente : voglio vederti ballare”

“Posso esaudirla direttamente durante la lezione”

Si erano spostati in salotto. 

Tony aveva tirato via il tavolinetto e allontanato il divano per fare spazio.

Poi aveva inserito uno dei cd che gli aveva consegnato l’Orbo Supremo nel lettore.

Dovevano essere copie pirata perché l’audio ogni tanto saltava. 

Si era messo a ridere. Loki gli aveva chiesto il perché.

“Fury e Odino con quelle bende somigliano a dei pirati non trovi ?”

“Ho più familiarità con i corsari. Francis Drake aveva una cotta per me”

Il playboy non aveva replicato. Era assurdo mostrarsi gelosi di un tizio morto da secoli !

Il dio aveva letto i titoli delle canzoni scritti sul retro del cd “Questa tizia canta robe che si chiamano “Loca”, “Beautiful liar” e  “Poem to a horse” siamo sicuri che non mi conosca ?”

Stark aveva mantenuto la parola e aveva eseguito delle coreografie. 

Come ballerino non era un granché (ma era migliore come ballerino che come cuoco).

Non gli era sfuggito che il suo unico spettatore nascondeva la bocca dietro un cuscino. 

Stava ridendo di lui.

“Il mio stile non ti soddisfa, Kikkuccio ?”

“NON CHIAMARMI IN QUEL MODO ! Hai idea di quanto sono stato deriso perché Padre veniva a prendermi ai giardinetti urlando “KIKKUCCIO” o “KIKKETTO” ?!? Poi arrivava Thor che mi saltava addosso strillando “FRATELLINO MIO !” e mi riempiva di bacini davanti a tutti. Ho avuto un’infanzia orribile ... ah il tuo non è “stile”, sono convulsioni !”

“Stavo cercando di eseguire una danza del ventre come fa lei” e afferrato il tablet, si era piazzato sul divano accanto a lui e gli aveva mostrato un video di Shakira.

“Perché muove i fianchi in quel modo ? Si sente male ?”

“É uno dei suoi tratti distintivi. Si chiama danza del ventre e ha origini arabe” si erano guardati e in quel momento era risuonato “Whenever wherever we’re meant to be together/I’ll be there and you’ll be near/and that’s the deal my dear”

Lo jotun si era alzato di scatto e aveva iniziato a imitarla. Gli riusciva meglio che a Tony. Quest’ultimo lo aveva applaudito anche se vederlo alle prese con certe movenze gli stava richiedendo un grande self control per tener giù Tonino.

“Ti va di ballare la prossima insieme ?” gli aveva chiesto Loki tirandolo in piedi.

L’Avenger aveva sperato con tutto se stesso che capitasse un bel lentone che li costringesse a ballare stretti stretti, invece era toccata in sorte una canzone parecchio ritmata che aveva rischiato di fargli sputare un polmone.

“Viaje de Bahrein hasta Beirut/fui desde el Norte hasta el Polo Sur/

y no encontr ojos asi/como los que tienes tu"

Pure lui aveva viaggiato molto e non aveva mai trovato occhi come quelli di Loki.

Gli aveva sorriso, ma l’altro stava vorticando ridendo per chissà che cosa. 

Forse aveva iniziato a vedere opossum volanti.

Poi la musica era finita, si era fermato di colpo ... e gli era caduto addosso. 

Erano finiti per terra.

“Ho girato troppo. É normale che le tue pareti girino su se stesse ?”

“Non lo è. Ehi, delle pareti girevoli renderebbero questo posto molto più originale !”

“Mia Madre diceva che non sono i muri a rendere bello o piacevole un luogo, ma le persone che ci vivono. Lei era saggia. E io credo che questa torre sia perfetta così com’è perché tu sei perfetto così come sei o almeno lo sei per me, Anthony” 

Loki si era appena dichiarato ? Cosa doveva rispondere ? 

“Grazie. Nessuno mi ha mai detto che sono perfetto. Cioè me lo sono detto da solo più di una volta, ma non penso che conti ... ti senti meglio o ti gira ancora la testa ?”

Il dio era rimasto leggermente deluso dalla risposta. 

Quella che voleva era un “E io credo che sia perfetto tu !” o un bacio.

Poi aveva sentito “No puedo pedirle lo eterno a un simple mortal” 

Non posso chiedere l’eterno a un semplice mortale.

Aveva sbottato più scocciato di quanto non fosse in realtà 

“Sì. Quanto deve durare ancora questa lezione ?”

“Ascoltiamo l’ultimo brano e poi basta”

“Desde el momento en que te vi se a lo que voy/

Yo me propongo ser de ti una victima casi perfecta”

Dal momento in cui ti vidi seppi ciò a cui andavo incontro/

Io mi propongo di essere per te una vittima quasi perfetta.

Tony lo aveva preso per mano. Si era girato a guardarlo. 

Eccola la risposta che cercava ! Era negli occhi del mortale !

“Creo que empiezo a entender/que nos deseabamos desde antes de nacer”

Credo di iniziare a capire/che noi ci desideravamo da prima di nascere.

Il genio riusciva quasi a vedere gli ingranaggi muoversi nella testa del dio. 

Si era avvicinato piano piano ...

“Tengo el presentimiento de que empieza la accion” 

Ho il presentimento che stia per cominciare l’azione.

Quello era un invito bello e buono ! E Loki in preda al desiderio lo aveva afferrato per il collo con forza (gli sarebbero rimasti i segni per settimane) colmando così rapidamente la distanza tra loro che al posto di un bacio si erano dati una testata.

L’Avenger aveva perso conoscenza sporcando il divano di sangue. 

Da momento passionale a momento splatter. Wow !

 

Alle quindici e diciassette di quel lunedì pomeriggio  Tony Stark si era svegliato con un obiettivo : farsi passare l’emicrania.

Sentiva di essere su un letto e di avere delle bende attorno al capo.

*Fantastico, sono diventato una mummia. Ora Loki mi troverà irresistibile* era stato il suo primo pensiero coerente, nonché il primo privo di parolacce. Il secondo era stato *Ma che è successo ?*

Proprio non se lo ricordava. Era stato trasformato in un cane, aveva camminato nudo come un verme, aveva gettato dei vermi addosso al dio per vendicarsi e poi ... ah sì lo Scrigno, i cartoni animati, lo zoo, la foca e la cena orrenda. Altro ?

Aveva dato un’occhiata fuori dalla finestra. 

Non era prima mattina. Ne aveva avuta conferma fissando la sveglia.

Che aveva mangiato a colazione ? Aveva già tenuto la sua lezione ? Su che argomento ?

Si era messo seduto e poi si era alzato. Doveva andare in bagno. 

Impresa non facile visto che ondeggiava come un ubriaco.

Mentre ritornava al suo letto si sarebbe fatto un applauso per averla compiuta senza alcun aiuto.

“Anthony cosa ci fai in piedi ?!? Rimettiti giù !” gli aveva intimato Loki sorreggendolo per gli ultimi passi che gli mancavano da percorrere da dove si trovava al materasso. 

Non era mai stato più felice di sdraiarsi.

“Tu resti con me ?” aveva chiesto stringendogli la mano. Buffo, gli pareva di averlo già fatto.

“Sempre. Se mi vuoi” era stata la risposta del suo improvvisato infermiere.

“Allora sempre sarà ... io ho bisogno di te come il mio cuore ha bisogno del mio reattore”

“Stai delirando. Ma sono deliri molto romantici ... non che io sia un sentimentale !”

“Rock of Ages posso chiederti due cose ?”

“Dormi Stark ! Per la miseria dormi o ti uccido !”

“No io voglio chiedertele adesso perché se mi addormento temo di dimenticarmene”

“E va bene, sentiamo. Che vuoi sapere ?”

“Che cosa ho mangiato a colazione ?”

“Non mi sembra un’informazione così essenziale ! Comunque pancake”

“Pancake” aveva ripetuto Tony sforzandosi di ricordare.

“Li ha mangiati anche Padre”

“Ho fatto colazione con un re alieno e non me lo ricordo, uffa !”

“Non hai perso nulla. Io e lui abbiamo litigato. Pare che esca con Fury. Mi verrano gli incubi”

“Spero di non averlo offeso. Non vorrei che mandasse i suoi guerrieri ad attaccare la Terra”

“Vi ho lasciati da soli. Non so cosa vi siete detti, ma tu eri molto felice quando se n’è andato”

“Forse perché se n’è andato”

“No, mi hai detto che ti aveva rivelato che stava per accaderti una cosa molto bella”

“Di sicuro non si riferiva a questo”

“Io non lo escluderei. Ha un perverso senso dell’umorismo. Adesso dormi”

“Mi manca una domanda ! Ed è quella più importante !”

“E allora ponimi questa domanda ...”

“Questa mattina abbiamo fatto sesso ?”


Loki era diventato tutto rosso e aveva sbottato un “NO !” con parecchia enfasi. 

Stava per aggiungere un “purtroppo” quando il Vendicatore aveva chiuso gli occhi mormorando un comprensibilissimo “Oh dei vi ringrazio !”

Il dio aveva subito staccato la mano. 

Se Tony non fosse già stato ko gli avrebbe spaccato la faccia.

Loki era tornato in camera sua dove si era sfogato prendendo a pugni qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Muri compresi.Era furioso. Aveva abbassato la guardia un attimo ed ecco il risultato !

Quell’infame si stava divertendo coi suoi sentimenti !

Fingeva di provare qualcosa nei suoi confronti, non sapeva se per gioco o per pura cattiveria. 

Stark si sarebbe vantato con i suoi amichetti dalle tutine ridicole della sua impresa ? 

“Ah ah ah ragazzi quell’ingenuo pensava davvero che io lo amassi ah ah ah avreste dovuto vedere come mi guardava ah ah ah voleva che lo baciassi ah ah ah e io gli ho lasciato che si credesse ricambiato così avrebbe cucinato per me ah ah ah sono un genio !”

Oppure Tony lo aveva desiderato per davvero, ma poi si era ricordato della sua vera natura ... 

“Ragazzi quel tizio è un mostro anche fuori ! E io che volevo portarmelo a letto !”

Voleva strappargli il cuore, voleva spedirlo in Hel ... no, non lo voleva. E non capiva il perché.

In salotto aveva trovato il telefonino di Stark.

Doveva chiamare Thor e dirgli di venirlo a prendere con una settimana di anticipo. 

Non poteva restare lì.

Eppure una parte di sé lo voleva. La parte che ancora si fidava di Tony.

E poi andarsene sarebbe equivalso a dichiararsi sconfitto. Non aveva contattato suo fratello.

Però una telefonata l’aveva fatta. 

“Pronto ? Sono il mitico Loki ... sì proprio quel Loki ... anche lei mi è rimasto impresso ...”

 

Alle diciotto di quel lunedì sera Tony Stark si era svegliato con un obiettivo : mangiare qualcosa.

O la sua colazione era stata molto abbondante oppure Loki gli aveva lanciato un incantesimo in modo che riuscisse a nutrirsi solo di aria perché era riuscito a resistere fino ad allora senza avvertire i morsi della fame. Si era seduto e poi alzato lentamente. Niente capogiri. Perfetto.

Gli mancava un metro scarso per raggiungere la porta quando questa si era spalancata. 

“Tony ! Sei sveglio !”

“Direi proprio di sì Mr Ovvio. Tu che ci fai qui ?”

“Stavo venendo a controllarti per la terza volta. Dormivi come un angioletto”

Improvvisamente il miliardario si era teso “Ci sono anche gli altri ?”

“No, siamo soltanto tu, io, JARVIS e Loki”

“Sai che c’è Loki qui in casa mia ?”

“Mi ha chiamato lui”

“Ti ha chiamato lui ? Di sua spontanea volontà ? Senza fingersi qualcun altro ?”

“Ammetto di aver pensato a uno dei tuoi scherzi Tony, credevo ti fossi procurato uno di quegli apparecchi per imitare le voci altrui. Ha insistito così tanto che sono venuto il prima possibile”

“Oh è sveglio. Come sta il nostro paziente, dottore ?” aveva chiesto Loki facendo capolino.

“Comincio a pensare che sia di metallo anche la sua pellaccia oltre che l’armatura”

“Può muoversi o deve rimanere ancora a letto ?”

“Può camminare. Niente sforzi intensi. Ti serve aiuto per la cena ?”

“Avere qualcuno che mi aiuta non mi dispiacerebbe. E sarebbe una novità”

Si erano allontanati lasciando Stark da solo e confuso. Li aveva seguiti in cucina.

Uno affettava le verdure e l’altro controllava la cottura della carne. Ogni tanto si guardavano.

C’era una grande intesa tra loro. Non aveva alcun senso. Era finito in un mondo alternativo ?

Loki era scoppiato a ridere per una battuta che si era perso. 

Tony non poteva accettarlo. Loki doveva ridere così solo alle sue battute !

“Vuoi che faccia qualcosa anch’io per aiutarti Loki-Lo ?”

Il dio si era girato di scatto e si era rivolto allo scienziato “Bruce posso mettere l’aglio ?”

“Sì mettilo pure” aveva risposto Banner mentre spennellava i filetti.

Lo aveva ignorato ! Doveva essere un caso. Ci aveva riprovato. 

“Non posso rendermi utile in qualche modo Loke ?”

“Mi piacerebbe sapere com’era la sua vita prima che arrivasse l’Altro”

“La vita di uno scienziato è parecchio noiosa”

“Voglio sentirgliela raccontare lo stesso ... se la cosa non la irrita”

Loki lo aveva ignorato di nuovo. 

Bruce aveva iniziato a parlare di sé e non era stato calcolato nemmeno da lui.

Si erano seduti a tavola a mangiare e quei due avevano parlato soltanto tra loro.

Ogni volta che apriva bocca non lo lasciavano nemmeno finire la frase.

Era come se fosse invisibile. 

Eppure sapevano che c’era, gli avevano preparato la cena ... anche se diversa dalla loro. 

Aveva fissato i loro piatti confrontandoli con il suo triste brodino da ospedale.

Voleva urlare “CI SONO ANCH’IO !” perché era stufo di sentirsi il terzo incomodo, ma non poteva perché il suo amico avrebbe potuto arrabbiarsi e lui doveva ancora finire di pagare alcuni mobili.

Finito di mangiare il dio e Bruce avevano lavato i piatti insieme.

“Grazie dell’aiuto, doc” aveva poi mormorato Loki dandogli un bacio sulla guancia.

“Ti ricordi che si tratta di colui che ti ha strapazzato come se fossi una bambola di pezza vero ?” era sbottato Tony geloso.

“BB voglio che tu sappia che so benissimo di essermelo meritato” 

BB ? Già stavano ai nomignoli ?

“E io che mi volevo scusare per aver esagerato !”

“Oh magari ti potrai scusare in altri modi ... sei esperto dell’India e il “Kamasutra” è indiano”

“Sono un pochino arrugginito”

“Mi procurerò dell’olio” 

Stavano flirtando davanti a lui ? Ma che diavolo era successo ? Erano impazziti ?

“Ti andrebbe di uscire con me Loki ?”

“Non ho nulla di meglio da fare qui”

“Tu non puoi uscire senza di me Loki ! Tu sei il mio Mjolnir, ricordi ?” aveva quasi gridato Tony.

Banner si era rivolto a lui per la prima volta dopo quasi un’ora. 

C’era un luccichio sinistro nei suoi occhi.

“Allora verrai con noi. Scegli tu se con le buone o con le cattive”

Stark aveva scelto le buone.

Erano andati al cinema e per la prima volta il dio aveva visto un film in tre dimensioni. 

All’inizio Loki aveva piantato un po’ di rogne per gli occhialini (“Non voglio accessori ridicoli sulla mia faccia !”), ma poi li aveva indossati e si era parecchio divertito. 

Anche Bruce si era divertito. 

Tony invece non s’era divertito per niente.

Non era colpa della pellicola, una roba in cui ogni tre minuti circa c’erano delle esplosioni, ma di quei due che ogni tanto commentavano le scene sussurrando con fare da cospiratori. 

O da amanti.

Alla fine del primo tempo era andato in bagno col fumo che quasi gli usciva dalle orecchie.

La voglia di alzare il braccio per richiamare a sé il Vero Potere era stata tanta. 

Si era trattenuto. Doveva soltanto aspettare. 

Una volta tornati alla torre e salutato Banner sarebbero rimasti da soli e si sarebbero chiariti.

Quando era tornato in sala aveva rischiato di dare di matto. Si stavano tenendo per mano.

Si erano tenuti per mano anche mentre rientravano a casa. 

Non poteva essere vero. Era un incubo.

Doveva essere un incubo oppure un’allucinazione dovuta alla botta presa.

“Tu ci credi ai colpi di fulmine Loki ?” aveva chiesto lo scienziato.

“Ne ho ricevuti parecchi da mio fratello ...” aveva risposto l’asgardiano.

Erano scoppiati a ridere. Anche Tony aveva riso, ma la sua era stata una risata isterica. Poi erano rientrati e con suo sommo orrore, senza nemmeno augurargli la buonanotte, si erano rifugiati nella camera del mago per “divertirsi”. Aveva fissato la porta chiusa per tre secondi. 

Al quarto era entrato. Doveva porre fine a quella storia.

“Amico, ti ringrazio per esserti preso cura di me, per la cena e per l’uscita, ma ora è meglio se te ne vai”

“Io me ne andrei, il problema è che per portarmi dietro Loki dovrei portarmi dietro anche te”

“E per quale motivo vorresti portarti dietr ... ?” aveva fissato lo jotun che sdraiato sul letto lo aveva guardato con espressione da “Ma non ci arrivi ?!? E tu saresti un genio ?!?” e aveva cominciato a pensare che non era poi così assurdo che si sentisse attratto da Banner perché Banner era molto intelligente, molto dolce (quando non era verde) e leale.

Banner era la versione senza difetti di Tony Stark. Ed era uno dei migliori amici di Tony Stark.

*Dovrei essere felice per lui se ha trovato nel principe alieno la sua anima gemella*

“Per caso vuoi restare a guardare ?” lo aveva provocato il dottore.

Non era un atteggiamento da lui, solitamente pacato, ma ci poteva stare che quella pausa forzata lo stesse innervosendo. E il filantropo sapeva che non si doveva mai innervosirlo. 

“No. No io vi lascio soli. Divertitevi ...”

Si era rifugiato in bagno a spruzzarsi dell’acqua gelida sul viso.

Sperava di svegliarsi e scoprire che era tutto frutto della sua fantasia.

Ma perché mai la sua fantasia avrebbe dovuto elaborare una roba del genere ?!?

Quella notte non avrebbe chiuso occhio. Non senza un aiuto. Doveva svaligiare il mobile bar. 

Sarebbe sprofondato in un coma etilico per non svegliarsi mai più. Ecco il suo piano.

Però mentre percorreva il corridoio li aveva sentiti ridere di gusto.

Una parte di lui ne era stata contenta perché si trattava di risate e non di gemiti, ma un’altra parte si era inferocita : Loki era suo ! Banner non doveva permettersi di portarglielo via così !

Era stata questa parte a prevalere. 

Aveva lasciato perdere il mobile bar e il piano di beccarsi una mega sbronza.

Se non avessero voluto essere disturbati si sarebbero dovuti chiudere dentro a chiave !

Un sospiro di sollievo gli era venuto spontaneo nel notare che erano ancora vestiti.

Bruce si era alzato da letto e gli era andato incontro. 

“Non riesci ad accettare che preferisca me a te ?”

“Voglio sentirglielo dire !”

“Oh lo capirai quando gli sentirai urlare il mio nome al posto del tuo !”

Tony gli aveva mollato un pugno. Pessima mossa. 

Negli occhi di Bruce erano apparsi gli occhi dell’Altro.

“Amico non costringermi a farti del male. Vattene e lasciaci continuare da dove ci hai interrotti”

“Sarò io a farti del male se non te ne vai subito da casa mia !”

“Io non me ne vado. Prenditi una sedia e goditi lo spettacolo. É gratis” e si era risdraiato accanto al dio.

“Anche questo è gratis !” aveva ribattuto Stark afferrandolo per la camicia, rimettendolo in piedi e dandogli un altro pugno. Poi aveva guardato il Burlone, notando che aveva sul volto un’espressione da “Preparati a morire, idiota” e si era reso conto di aver appena tirato due pugni a uno dei suoi migliori amici. E purtroppo non era Rodhes ... ma Bruce.

O meglio, era Bruce. Sì perché dopo il primo pugno il secchione era riuscito a mantenere la calma, ma dopo il secondo il suo self control era andato a farsi benedire e indovinate un po’ chi era uscito fuori per giocare a “Spacchiamo Tony” ?

“Ops ...”


Nessun commento:

Posta un commento

Gelosia portami via