martedì 31 gennaio 2023

L'armadillo

Sorge il sole sul villaggio

e Berengario decide di fare un viaggio

perché la sua ex ancora lo tormenta

e lui non vuole una vita turbolenta.

Non è riuscito a farle capire

che tra loro non può esserci avvenire

e lei poverina un po’ ancora ci spera

e gli telefona mattina, pomeriggio e sera.

Impacchettate le sue poche cose

porta a mano la sua bici tra le rose

e sullo sterrato sale in sella

e giù per la discesa sfreccia con quella.

Non sa di preciso dove andare,

sa soltanto di volersi allontanare,

ma poiché l’India molto lo attira,

si immagina già là e sospira.

“La stazione non è lontana”

pensa evitando di travolgere un’anziana

ed ecco che giunto in piano

finisce con un volo nel campo di grano,

giacché lui stesso è stato investito

e adesso è tutto indolenzito.

Il colpevole è un mammifero con la corazza

che un po’ troppo a colazione sbevazza.

“Non mi piace

il mio carapace”

dice tranquillo

l’armadillo.

“Non ho tempo per queste ciance

devo partire per il Gange,

vado di fretta

oh, m’han rubato la bicicletta !”

“Niente paura signor Berengario,

so per certo che nel circondario

un posto c’è pien di mici

che dormono su vecchie bici”

“Portami là velocemente !”

“Eh, le mie zampe sono lente …”

“Avvolgiti a palla e rotola !”

“No, ho cenato con la provola”

“E che mi vuol significare ?”

“Che andrei a vomitare”

Passa di lì un carrozzino

guidato dal vecchio spazzino

che un passaggio offre,

ma il carro si rompe e lui ne soffre.

Passa allora una farmacista,

personaggio molto in vista,

viene a vedere i danni

e quel vecchietto ne avrà per anni.

“Non mi piace

Il mio carapace”

Ripete arzillo

L’armadillo.

“Mi dà una pomata blu

Così che non vi veda più ?”

“Non sono un’estetista

e neppure un’artista,

colori non ne ho mica”

“Che t’investa una formica !”

la maledice l’armadillo

e in quella si ode un trillo.

Il carro si era ribaltato sul binario,

per lei diranno il rosario

perché mentre con la bestia discuteva

il treno in corsa la travolgeva.

Al bar della stazione l’armadillo offre un caffè

al signor Berengario col gilet

e quando escono entra la Finanza.

Ora quel bar ha chiuso e non per vacanza.

Sale sul treno l’uomo e lo saluta l’animale

“Spero non ti capiti nulla di male”

“M’hanno rubato la bici e son finito per terra,

peggio di così m’è andata solo in guerra”

Parte il convoglio puntuale

e c’è una donna che cerca un ditale.

Lui lo trova, ma lancia un acuto.

Su uno dei suoi aghi si è seduto.

Il controllore lo fa spostare

perché nei vagoni non è permesso gridare.

Spiaccicato contro il portellone

subisce l’ennesimo spintone

quando s’apre quello.

“Ciao amico bello !”

gli dice sorridendo uno che sale

e che lo trova subito il suo ideale.

Dura un mese il viaggio

e come cibo servon solo formaggio,

ma Berengario, allergico, non lo mangia

e a sopravvivere s’arrangia.

Dopo due mesi torna a casa,

ma prima è passato per Mombasa,

dove sì è beccato la malaria

e di seguito pure l’aviaria.

“Sono andato in India per meditare

e non ho fatto che imprecare.

Quello stupido armadillo

che m’investì brillo

solo jella mi ha portato.

Ora so che va evitato.

Oltretutto in quell’incidente

ho anche perso qualche dente”

Non finisce il suo pensiero

che spunta l’armadillo sul sentiero,

inciampa e a balzi lo travolge.

Non bestemmian così neanche nelle bolge !

“Non mi piace

il mio carapace”

ribadisce Camillo

l’armadillo

e l’uomo s’alza e zoppicando

va da lui barcollando

tira fuori un martello

lo colpisce e fa sfracello.

Scappa poi su un aereo diretto in Olanda

e si nasconde in una banda.

E nel gruppo c’è

il bel tipo che

per due mesi a sé lo ha stretto

specie nel vagone letto.

“Ciao amico bello !”

“Stammi lontano, ho un martello !”

Quello eccitato fraintende

e nuovamente sulla branda lo stende.

Il danno va riparato

così il nostro con quello s’è sposato.

E tutto sommato ne è contento

perché quel tipo vale per cento.

Certo avrebbe gradito un diverso inizio,

però col suo marito può togliersi ogni sfizio

e inoltre è persino un modello

bellissimo, alto e snello.

A conti fatti con lui non gli è andata male

e pazienza se ogni tanto gli duole il posterior fanale

che tanto nella vita bisogna soffrire

quindi tanto vale, soffrendo, gioire.

Il suo consorte lo ricopre di attenzioni

e ha da parte parecchi milioni,

perciò Berengario non ha nulla di cui lamentarsi

e anzi dice a tutti che è fantastico amarsi

e che se non fosse stato per una serie di eventi

le cose sarebbero andate altrimenti

e lui la sua anima gemella non l’avrebbe incontrata

e sarebbe ancora alle prese con la sua ex sclerata.

L’armadillo se la ride

e quando parla un poco stride

per le ricevute martellate

e alcune sue parti son bendate.

“Il mio nuovo carapace,

mamma mia quanto mi piace !”

Inconsolabile