sabato 28 settembre 2024

La lunga attesa - "Un biondo idiota, un moro perspicace e un attore bugiardo"

 New York, sabato 


“Dobbiamo chiamare Fury” aveva ripetuto Natasha per la dodicesima volta.

“Cribbio nibbio ! Tony come ci sei riuscito ? Come hai conquistato lo psicopatico ?”

“Non chiameremo Fury. In che lingua devo dirtelo ? In norvegese ?”

“Tu non parli norvegese”

“Non lo parlo ancora, ma ho intenzione di impararlo”

“E perché ? Hai in mente di trasferirti in Norvegia ?”

“No, anche se di sicuro mi sarebbe più facile vivere da quelle parti se conoscessi il norvegese”

Clint gli aveva dato una piccola gomitata per richiamare la sua attenzione.

“A proposito di lingue, lo chiamano Lingua d’Argento perché è particolarmente bravo a ... ?”

Tony lo aveva zittito con un’occhiataccia. Anche se erano le due non era per niente stanco. L’incontro con i rapinatori gli aveva dato una scarica di adrenalina e la richiesta di Loki gli avrebbe impedito di dormire comunque.

“Dobbiamo chiamare Fury” e niente, Vedova sembrava un disco rotto “Lui è in contatto con Odino, può chiedergli di intervenire. Credo che Padre Tutto possa tutto ...”

Stark si era fermamente opposto “Tu vuoi che il suo paparino venga a riprenderselo per gettarlo in una cella quando non ha combinato nulla di male !”

“Finora non ha combinato nulla di male. Finora” la rossa non era nota per l’ottimismo.

“Si è comportato bene per una decina di giorni, potrebbe continuare a comportarsi bene per sempre”

“Non capisco se sei ingenuo o se ti ha soggiogato con la magia”

L’arciere aveva sollevato il viso del miliardario afferrandogli il mento con una mano e dopo avergli fissato gli occhi aveva sentenziato solenne “Non è soggiogato. E non è nemmeno ingenuo”

“E che cos’è, espertone ?”

“Possibile che tu non lo capisca Natty ? È innamorato cotto !”

“Natty ci chiami il tuo gatto ! Stark non è affatto innamorato di quel pazzo. Non lo sei giusto ?”

Il filantropo aveva sospirato passandosi una mano tra i capelli e fissando il tavolo.

Occhio di Falco aveva esultato “Questo è un sì, Maremma cicala ! Voglio i dettagli !“

“Ti stai comportando come un ragazzino. La situazione è seria, agente Barton”

“Tu sei abbastanza seria per tutti e due Tasha. Allora, chi ha fatto la prima mossa ? Come bacia ? Con la lingua immagino. Un momento, non è che Mr Extravaganza ha tanta fretta di sposarti perché l’hai compromesso vero ?”

“Compromesso ?” il genio aveva capito, ma sperava con tutto il cuore di essersi sbagliato.

“Thor ci ha parlato dei suoi nipotini, c’eri anche tu ... se non avete usato precauzioni ...”

“Le precauzioni non sono state necessarie. Non l’abbiamo mai fatto”

“Figlio di zampogna ! Tu che non fai sesso ?!? Devi togliere “playboy” dal biglietto da visita !”

“Ti sei dimostrato responsabile, Tony. Il che è davvero sbalorditivo considerato che ragioni come un undicenne. È probabile che il piano del soggetto sia proprio quello di sfornare una nuova razza più evoluta asgardiano-midgardiana usando il tuo seme”

“Per tutte le renne zoppe, vuole formare un esercito di tanti piccoli Starkini !”

Uomo di Ferro era stato contento di non avere in bocca niente altrimenti o si sarebbe soffocato o lo avrebbe sputato. “Natasha forse hai bisogno di dormire, stai delirando”

“E invece ho smascherato il suo gioco ! Ha scelto te come suo compagno perché sei uno degli uomini più intelligenti del pianeta e spera che la tua intelligenza passi in eredità ai vostri figli, i quali impareranno da lui la magia. Le parole dolci e il matrimonio sono solo una facciata. Ti userà per la procreazione e tanti saluti. Sarai il suo donatore di sperma e basta”

“Nat per favore, sto mangiando !” si era lamentato Clint. 

Stava divorando un budino preso dal frigo.

“Lo ha preparato Loki” li aveva informati Tony sovrappensiero. 

Lo avevano fissato come se avesse detto un’assurdità.

“Ti sta comprando mostrandosi gentile. In realtà è sempre la solita serpe. Fury ti aiuterà”

“In cosa dovrebbe aiutarmi ?”

“Hai sentito cosa ha detto in macchina. Se non lo sposerai distruggerà tutti i Nove Regni. Dobbiamo imprigionarlo in modo che non possa nuocere così non sarai obbligato a dirgli di sì”

“Perché dici “obbligato” ?”

“Andiamo, non mi dirai che stai accarezzando sul serio l’idea di unirti a un folle simile !”

“Mi ha costretto a camminare nudo per sei chilometri. Mi ha tenuto trasformato in un cane per quasi un giorno intero. Mi ha semidistrutto la casa. Mi ha fatto dormire per terra. Mi ha fatto fare la figura di uno appena scappato dal manicomio con i miei dipendenti. Mi ha picchiato un pochino. Mi ha causato un attacco cardiaco ... eppure ...”

“Eppure lo ami”

“Mi sa che è proprio così”

“Tu Sei Masochista” aveva concluso Legolas finendo il budino. Forse aveva ragione.

I due se n’erano andati dieci minuti più tardi, lei scuotendo la testa incredula o disgustata e lui pronunciando un’altra serie di strane imprecazioni (una su tutte “Maiala conica !”). Era certo che nonostante il suo “no” Natasha avrebbe chiamato Fury lo stesso. Anzi era probabile che gli stesse telefonando in quel preciso istante. Testarda.

E in quel momento si era reso conto che nella giornata trascorsa c’era stata una differenza non di poco conto rispetto alle giornate precedenti.

Point Break non aveva chiamato. 

Che gli fosse successo qualcosa ? Selma era riuscito a papparselo ?

Che ore erano adesso in Norvegia ? Le otto del mattino se i suoi calcoli erano esatti. 

E i suoi calcoli erano sempre esatti.

Tony lo aveva chiamato, anche se in realtà non aveva nessunissima voglia di sentirlo.

Le cose tra lui e il dio degli Inganni stavano andando a meraviglia prima che ci si mettesse di mezzo il biondo e il colmo era che per dividerli non era nemmeno dovuto essere presente fisicamente ! Era bastato che il suo fratellino lo nominasse nel sonno.

“Padre non vuole Thor ...”

Stark era convinto che si sarebbe ricordato quella frase fino al suo ultimo respiro.

Ipotesi 1 : “Padre non vuole che copuliamo selvaggiamente tra noi, ma lo facciamo comunque”

Ipotesi 2 : “Padre non vuole e nemmeno io lo voglio ! Lasciami maniaco !”

Si era incamminato verso l’officina con il cellulare all’orecchio. 

Perché Thor non rispondeva ? Era morto ?

Una piccola e meschina parte del midgardiano aveva esultato. 

Se Odinson era schiattato il Burlone sarebbe stato soltanto suo.

Una sua parte più grande però si era vergognata di questo pensiero. 

Boccoli d’oro era pur sempre un amico Avenger.

“AMICO TONY, SONO NUDOOOOO !!!”

Un amico Avenger che ci metteva secoli per capire come rispondere al telefono.

“Ultimamente ti capita piuttosto spesso di esserlo, ragazzone” si era trattenuto a stento dal chiedergli se era nudo anche durante le nottate che passava assieme a Loki. 

Non ci doveva pensare ! Non ci doveva pensare !

“Ieri sera sono andato in una lavanderia a portare la mia roba, poi sono uscito e stavo per chiamarvi, ma mi hanno arrestato e ho dovuto trascorrere la notte in un’angusta cella. Avrei potuto piegare le sbarre come se fossero di burro, però non l’ho fatto perché mi avevano raccomandato di fare il bravo. Mi hanno rilasciato pochi minuti fa. Sto aspettando i miei vestiti”

“Stai aspettando i tuoi vestiti ? Ti hanno sbattuto dentro perché andavi in giro nudo ?!?”

“Sì, te l’ho detto : ho portato la mia roba in lavanderia ! Mi hanno dato un pigiamone di flanella, ma prudeva da morire e allora me lo sono tolto. Tanto ormai ero già imprigionato. Il mio compagno di cella mi ha guardato come se non avesse mai visto un Aesir nudo in vita sua”

L’inventore si era accasciato su una sedia.  

Non capiva se il suo interlocutore ci fosse o ci facesse.

Se era così di suo doveva correre ai ripari. Se fingeva meritava un Oscar. 

E in questo secondo caso avrebbero anche dovuto assegnare il titolo di dio delle Menzogne a lui perché li stava turlupinando tutti alla grande.

“Passiamo a questioni più importanti ... MIO FRATELLO COME STA ?!?” 

Questa uscita ormai Tony se l’aspettava.

In effetti era sorpreso che il principe non avesse esordito direttamente con quella domanda.

“Ha preso qualche colpo in testa, ma niente di grave. Sta ancora riposando”

Meglio sorvolare su “come” avesse ricevuto quei colpi e sulla proposta di matrimonio.

Non era sicuro di voler sapere la reazione di PB.

“Quando si sveglia puoi dirgli di richiamarmi ? Voglio sentire la sua voce. Mi manca” 

E aveva iniziato a ... singhiozzare ?

“Non fare così ! Pensa che dopodomani lo rivedrai. Non allagare il telefono con le tue lacrime”

“Scusa ... è che Gustav mi ha appena offerto dei pop-tarts e mi sono commosso !” 

SGRONCH SGRONCH

“Maria !”

“Che ci fa l’agente Hill lì alla torre ?”

“Non è qui alla torre”

“E allora perché l’hai nominata ?”

“Lasciamo perdere ... oh a proposito di nominare, tuo fratello ti ha sognato la notte scorsa"

"Te l'ha detto lui ?"

"No, gli ho sentito dire il tuo nome mentre dormiva”

“Come sei riuscito a sentirlo se dormite in camere separate ?"

"Ecco ..."

"PERCHÈ DORMITE IN CAMERE SEPARATE VERO ?!?”

“Sì ... l’ho sentito perché aveva lasciato la porta aperta”

“Ti ha raccontato che sogno era ?”

“No, ha soltanto detto che si era ricordato di quando dormivi con lui”

“Faceva un sacco di storie, ma io lo tenevo fermo e non poteva scappare”

Non poteva scappare. Non poteva scappare. Non poteva scappare. Ergo ... ipotesi numero due.

“Gli davi dei baci sul collo ?”

“Come lo sai ? Ah giusto, sei un genio. Sì lo baciavo dappertutto. Ha i gomiti molto sensibili”

Lo baciava dappertutto. Lo baciava dappertutto. Lo baciava dappertutto. 

Sì, era decisamente l’ipotesi numero due.

“Padre cosa diceva di queste vostre notti insieme ?”

“Disapprovava con veemenza, ma a me non importava, volevo giacere con Loki e così facevo”

Voleva giacere con Loki. Voleva giacere con Loki. Voleva giacere con Loki.

“MUAAAAAAAAAARGH !!!” aveva Tony urlato lanciando l’apparecchio contro il muro. 

Si era scomposto in tanti pezzettini.

Quei due non erano stati amanti. Erano stati vittima e carnefice.

Il moro aveva dovuto subire per decadi, forse per secoli, le violenze del biondo. Ci stava che sul lungo termine avesse sbarellato leggermente. E anche se da tempo probabilmente il fratellone non lo sfiorava più in quel modo incestuoso i ricordi di quegli episodi si ripresentavano vividi nella sua memoria durante il sonno. Non lo invidiava per niente.

Pensando al lunedì successivo si augurava di non ritrovarsi nella stessa stanza in cui Thor sarebbe riapparso perché non si sarebbe trattenuto dal pestarlo con tutta la forza che possedeva se ce l’avesse avuto di fronte. Non lo avrebbe spostato di un millimetro e forse più che ferirlo lo avrebbe fatto ridere, ma si sarebbe sentito più in pace con la coscienza.

Aveva tirato fuori da un cassetto la bottiglietta di gin per le emergenze. 

Nel giro di pochi minuti era vuota.

Con la coda dell’occhio aveva visto il misterioso pacco ricevuto dal misterioso mittente. 

Lo aveva preso e scartato.

Dentro c’era una scatola. L’aveva aperta. 

Conteneva una scatola più piccola, che ne conteneva una ancora più piccola che ne conteneva una più piccola ... e così via come se si trattasse di matrioske.

Questo signor Jarlson di certo non difettava di senso dell’umorismo. 

Tony però si stava innervosendo ancora di più.

La nona scatola, o meglio scatolina, era l’ultima e conteneva qualcosa che non si aspettava.

Posato su un cuscinetto morbido brillava un anello. 

Lo aveva preso per guardarlo da vicino. Era bellissimo.

Stark non ne capiva molto di gioielli, ma quello, pur essendo abbastanza semplice, dava l’impressione di costare parecchio. Continuava a ignorare chi fosse Sigurd Jarlson, però adesso gli riconosceva che aveva un ottimo gusto.

Poteva essere un miliardario svedese con un interesse particolare nei suoi confronti ? 

Quello era un pegno d’amore ? E quelle piccole pietre rosse erano rubini ? 

All’interno c’era un’iscrizione “Evig i mitt sinn, evig i mitt hjerte”.

Con una rapida ricerca su Internet aveva trovato la traduzione : 

“Per sempre nella mia mente, per sempre nel mio cuore”

Siggy era un romanticone ! E a quanto pare non era svedese, ma norvegese.

A quel punto Tony non aveva resistito alla tentazione e se l’era infilato all’anulare sinistro ... ricevendo una scossa elettrica che aveva fatto emettere delle scintille al suo reattore. 

Aveva urlato e se l’era tolto lanciandolo in un angolo della stanza.

Quello non era un gioiellino innocuo, aveva rischiato di restarci secco ! Siggy voleva ucciderlo !

Con cautela lo aveva recuperato dal pavimento. 

A quanto pare diventava pericoloso solo se indossato.

Si era deciso ad analizzarlo. Aveva scoperto che le pietre rosse erano davvero dei rubini, che non conteneva parti elettroniche, che era costituito di argento per il trentacinque per cento e per il restante sessantacinque di un materiale ignoto.

Poi aveva notato i simboli microscopici. Rune. Quel coso era stregato. 

Questo Sigurd doveva essere un mago. E lui chi conosceva di “norvegese”, alieno, magico, ricco, con la fissa per i fulmini e annunciatore di matrimoni ?

Solo una persona, anzi, un dio. 

Padre Tutto. Odino. Per gli amici Odi. Per Fury ... non lo voleva sapere.

Il re di Asgard gli aveva spedito quell’anello per permettergli di chiedere la mano a suo figlio.

Doveva essere il suo modo per dirgli “Ti spicci a fargli questa proposta sì o no ?!?”

Metallo speciale asgardiano per dita asgardiane (anche se nel caso del dio delle Malefatte lo erano solo per adozione). Probabilmente celava incantesimi che avrebbero impedito a Loki di combinare guai. Stark se l’era messo in tasca ragionando su ciò che voleva.

L’Orbo Supremo gli stava intimando di sposare suo figlio. Più esplicito di così poteva esserci solo un prete o una sacerdotessa spediti direttamente lì alla torre. E non era detto che Odino non ci stesse pensando. Ovviamente sgranocchiando popcorn.

Dopo aver saputo da Nat della minaccia di Loki di distruggere i Nove Regni se Tony non lo avesse sposato l’altro Orbo Supremo gli avrebbe a sua volta intimato di portarlo all’altare in modo da salvare tutto l’universo. Ma lui ... lui si era sempre detto allergico alle nozze. 

Non riusciva a vedersi sposato con nessuno.

E poi si frequentavano da appena dodici giorni. 

E poi era un alieno. 

E poi era un mago. 

E poi era un principe. 

E poi era ...

“LOKI !”

“Sì è il mio nome, ma non è questo il tono con cui voglio sentirtelo pronunciare” il dio si era staccato dallo stipite della porta a cui era appoggiato e lo aveva raggiunto, circondandogli la vita tra le braccia e strusciando il naso sul suo collo “Ti aspettavo ...”

“Ho delle faccende da sistemare qui”

“... da secoli” si era staccato di colpo “Esistono faccende che per te vengono prima della mia soddisfazione personale, mio caro ometto irritante ?”

“Forse non te ne sei accorto, ma io ho una vita”

“Trascurami ancora e gli altri diranno che “avevi” una vita !” 

Ed ecco che era apparso il suo famoso sguardo omicida.

“Non ti sto trascurando !”

“Bugiardo, è da ieri che sei freddo con me ! Quando sono venuto a chiamarti sei stato brusco, al museo mi hai mollato da solo e ora te ne stai rintanato qua dentro invece che goderti la mia compagnia notturna ! Voglio sapere che cosa è cambiato !”

“È solo stanchezza. Non è cambiato niente” aveva ricevuto un pizzicotto sul braccio “Ahi !”

“Il dio degli Inganni non si lascia ingannare facilmente, mendace essere umano !”

“Te l’hanno mai detto che non dovresti parlare di te stesso in terza persona ? È disturbante”

“Le tue viscere che getterò sul pavimento se non mi dirai la verità saranno disturbanti !”

“Non merito di ricevere minacce di morte alle tre di notte. Torna a dormire”

“E IO NON MERITO DI ESSERE TRATTATO IN QUESTA MANIERA ! IO SONO ...”

“Un dio. Un principe. Un mago”

“Stavo per dire “sinceramente preoccupato per te” ! Dimmi che cosa ti ho fatto di male !”

“Tu credi di aver commesso qualcosa di male ?”

“A volte ne combino talmente tante da non ricordarmele tutte”

“Non sei tu ... insomma è una cosa che ti riguarda, ma non sono arrabbiato con te”

“Però con qualcuno sei arrabbiato. Con chi ?”

“Accontentati di sapere che non ce l’ho con te” altro pizzicotto, stavolta sul sedere “Ahi !”

“Se c’è un vocabolo che manca dal mio lessico è proprio “accontentarsi”. Dimmi chi suscita la tua rabbia. Lo ucciderò per te. Ti farò anche scegliere il modo se vorrai”

“Questo no. Guardami : se vuoi che te lo dica devi promettere di non ucciderlo”

“Mi togli tutto il divertimento ! Guastafeste ! D’accordo non lo ucciderò, lo prometto”

“Stai tenendo le dita incrociate dietro la schiena”

“Giuro solennemente e con le mani ben in vista di non uccidere chi nominerai. Dimmi il nome”

“Thor”

“Sei arrabbiato con il beota biondo ? Perché ?”

“Fatti bastare l’informazione che ce l’ho con lui” terzo pizzicotto sulla coscia sinistra “Ahi !”

“Dimmi cosa ha detto o fatto quell’idiota per renderti così glaciale nei miei confronti !”

Tony aveva preso un grosso respiro. 

Poteva mentire, ma non ne poteva più di ricevere quei dolorosi pizzicotti.

E forse parlarne sarebbe stato più saggio perché avrebbe permesso a Loki di confidarsi e magari sfogarsi con un bel pianto liberatorio dopo che per secoli si era tenuto tutto dentro e a lui di accantonare una volta per tutte quella scoperta scioccante.

“Mi ha raccontato che ti ... che ti prendeva ...”

“Che mi prendeva in giro ?”

“Non fingere di non capire. Lo so che per te dev’essere difficile ammetterlo ...”

“Potresti essere meno criptico ?”

“Mi ha raccontato che ti teneva fermo di notte, a letto ...”

Il viso del Burlone si era colorato di rosso. Aveva capito. 

Lo avrebbe ucciso per aver scoperto il suo segreto ?

“E di grazia tu come hai interpretato queste sue parole ?”

“C’era poco da interpretare. Ha anche detto che ti baciava dappertutto !”

“Mi teneva fermo. Mi abbracciava. Mi baciava dappertutto. Ma niente di più”

“Niente di più ? Non ti costringeva a ... ?”

“No ! Thor è solo un patetico e ridicolo orso abbraccia tutti !”

“Però non è normale un comportamento del genere !”

“Io ero quasi sempre confinato nella mia stanza per punizione. Lui passava le notti con me perché non mi sentissi da solo. E Odino lo sgridava perché secondo lui coccolandomi in quel modo mi avrebbe fatto crescere viziato. Io viziato ?!? Ma ti pare ?”

Tony non aveva commentato l’ultima parte perché alla sua vita ci teneva ancora.

“Quindi accadeva quando eravate piccoli ?”

“Avevamo due secoli scarsi. Praticamente degli infanti”

“Ok ... e da grandi lui non si è più infilato nel tuo letto vero ?”

“Solo in un’occasione. La notte prima della sua incoronazione. Era così agitato che non riusciva a dormire. E’ venuto da me, abbiamo parlato a lungo e poi siamo crollati addormentati stretti stretti. E io mi sono sentito orribilmente perché avevo pianificato di mandargli a monte la festa. Ma ormai era tutto predisposto e non potevo tornare indietro”

“Niente incesto. Me lo confermi ?”

“Te lo confermo. E ti confermo che sei un cretino se ci hai creduto per un millesimo di secondo”

“Mettiti nei miei panni, al posto mio lo avresti pensato anche tu !”

“I tuoi panni non voglio mettermeli. Voglio toglierteli !”

“Sottoscrivo questa linea d’azione !” e poi non era riuscito a trattenere uno sbadiglio “Sono stanco, ma Tonino è pronto a ...”

“Dormi, Patata” aveva ordinato lo stregone dandogli un bacio sulla fronte. 

Il mortale era crollato come un sacco vuoto.


Quando Tony aveva riaperto gli occhi si trovava su un letto. Il letto di Loki.

Appena aperta la porta della stanza aveva rischiato di rimetterci il naso perché in corridoio stavano passando due tizi che reggevano uno scatolone enorme. 

Lo avevano portato nella sua camera ed erano andati via.

“Habemus lectum !” aveva esultato l’asgardiano battendo le mani. 

Gliele aveva prese e avevano ballato per tutta la torre.

Era giusto festeggiare ! 

Ora che avevano pure il giaciglio giusto niente poteva più fermarli dal consumare !

Il mortale aveva mangiato i muffin preparati dal dio a una velocità supersonica, poi aveva afferrato il suo coinquilino per un passante dei pantaloni e l’aveva trascinato nella sua stanza. Sapeva benissimo che non ci sarebbe mai riuscito se l’altro non fosse stato della sua stessa idea. Purtroppo aveva dovuto scontrarsi con la dura realtà (che non era l’unica cosa dura in quella situazione) : il letto doveva essere montato e le istruzioni erano in una lingua incomprensibile.

Kikkino, che adorava avere il comando, aveva preso il comando.

“È svedese. Io traduco e tu esegui” 

Il terrestre ci aveva messo quasi un’ora prima di ottenere un risultato decente, non perché fosse un disastro col fai da te (anzi), ma perché gli ormoni a palla e il pensiero di ciò che avrebbero combinato su quel letto nuovo influivano sulla sua capacità di capire le istruzioni che riceveva.

“Finito ! E ora possiamo finalmente ...”

“... uscire. Non mi va di restare tappato in casa tutto il giorno”

“Potremmo sempre uscire dopo”

“IO VOGLIO USCIRE ADESSO ! E IO FACCIO QUEL CHE VOGLIO !”

Non c’era stato verso di farlo ragionare.

E ovviamente non c’era nemmeno stato verso di spingerlo sul materasso.


Tre minuti dopo il filantropo tratteneva a stento le imprecazioni mentre camminavano.

“Guarda il lato positivo Stark : questa attesa renderà il momento ancora più magico”

“No, questa attesa mi farà esplodere !”

“Di cosa tratterà la lezione del giorno ?”

“Posizioni del kamasutra. Torniamo alla torre ...”

“Ci torniamo stasera alla torre. Ora calati nelle vesti di insegnante”

“Io volevo calare le tue di vesti ! Non resisto più Locke !”

“Rammenta : “La pazienza è la virtù dei forti” ...”

“Ma io sono debole ! Dovresti mettermi a letto ! E stare sotto le coperte con me ! Nudo !”

“Se mi piacerà questa giornata, magari potrei anche farlo”

“Come sarebbe a dire “magari” ?!? Non dirmi che ci stai ripensando !”

“Dove mi porti di bello ? In un altro museo ?” aveva svicolato l’extragnocco affrettando il passo.

“No, niente museo. Oggi non mi va di insegnarti nulla”

“Lo avevo capito. E allora che si fa ? Ci giriamo i pollici fino a stasera ?”

Tony era stato colpito da un’illuminazione “Sei mai salito sulle montagne russe, Lo ?”


Naturalmente no. E forse non era stata una grande idea portarcelo perché per tutto il tempo aveva urlato istericamente “STAAAAAAAAAAARK TI CAVERO’ IL FEGATO E TE LO FARO’ MANGIAAAAAAREEEEEEE !!! VOGLIO SCENDEREEEEEEEE !!!”

Sulle tazze girevoli non era andata meglio.

“I MIEI CAPELLI ! MI SI SONO SPETTINATI I CAPELLI ! SEI MORTO !”

Nella pista da go-kart si era tirato addosso tutti i copertoni che stavano sui bordi.

“BRUCIA MARCHINGEGNO INFERNALE !” 

La macchinina aveva obbedientemente preso fuoco all’istante.

Se possibile il terrestre lo aveva fatto incavolare ancora di più con il pranzo.

“Questo è un hot dog. Pare che il primo sia stato preparato esattamente qui. Ehi che ti prende ?”

“Sono Stella del Cane ... e tu mi vuoi far mangiare un cane ! Sei insensibile !”

“Non è sul serio carne di cane”

“Cane vero o ipotetico che sia è comunque una mossa poco carina da parte tua. Vergognati !”

Anche sul carosello Loki non si era trattenuto dal brontolare.

“Una giostrina di cavalli ? NON HO UN SECOLO !!!”

L’acquario, tanto per cambiare, non gli era piaciuto. 

“Odio i pesci Stark. E tu mi porti a vedere dei pesci. Bravo !”

Tony aveva capito che se Loki fosse rimasto di quell’umore nero lui sarebbe andato in bianco.

Mentre completavano il giro sulla ruota panoramica, l’unica attrazione che non aveva ricevuto critiche, si era scervellato per trovare un’attività che potesse piacere a un principe alieno che detestava lo sport e adorava i libri. E si era ricordato di quando sul tetto avevano parlato di cinema (o meglio di quando gliene aveva parlato lui). 

Ad Asgard non ce l’avevano, in compenso avevano ... 

“Ti va di andare a teatro dopo cena ?”

“Finalmente parli la mia lingua !” si era illuminato Loki abbracciandolo con slancio. 

Era decisamente un sì.

“E dopo lo spettacolo ce ne torniamo alla torre e collaudiamo il letto nuovo !”

“No, dopo lo spettacolo dovrai esaudire la mia richiesta del giorno”

“Rock of Ages ti prego, smettila di rinviare ! Io ti voglio !”

“Lascia che ti dica in cosa consiste la mia richiesta : voglio fare un bagno”

“Ti sei stancato della doccia ?”

“Voglio fare un bagno lì” e aveva indicato l’oceano “Voglio fare un bagno lì al chiaro di luna”

"Ok, come vuoi"

"Voglio fare un bagno lì al chiaro di luna con te" aveva specificato Loki, fissandolo intensamente.

“Non ho il costume”

“Voglio fare il bagno lì al chiaro di luna, con te e senza costume, idiota !”

“MA VIEEEENIIII !!! MI BECCHERO’ LA FEBBRE A QUARANTA, MA CI STO !!!”

“Non ti verrà la febbre, l’acqua è calda. E se anche ti venisse te la potrei togliere io”

“Un bagno sotto le stelle ... saremo come Bella e Edward !”

“Amici tuoi ?” 

Tony era scoppiato a ridere. 

A cena, in un localino italiano, gli aveva riassunto la trama di “Twilight”.

“Le fa il cesareo con i denti ?!? Che schifo !”

“Ti ricordo che tu hai sfornato un cavallo a otto zampe ...”

Loki aveva afferrato il coltello in modo minaccioso “Stai dicendo che il mio Slippy fa schifo ?!?”

“No ! Non mi permetterei mai ! Scommetto che è un bel ragaz ... puledro !” Uomo di Ferro si era trattenuto a stento dall’aggiungere “Ogni scarrafone è bello a mamma sua”

Se l’avesse detto sarebbe decisamente morto.


Ed erano andati a teatro. Stark non sapeva se il dio preferisse commedie, tragedie o musical.

Per un attimo aveva pensato di trascinarlo a vedere “Cats” o “Jesus Christ Superstar”, ma aveva rinunciato perché sapeva che lui non avrebbe resistito con il primo senza abbioccarsi e che il Burlone durante il secondo non avrebbe resistito dall’urlare “L’UNICA SUPERSTAR SONO IO !”.

E poi dopo la giornata con Capsicle ne aveva abbastanza di religione.

L’unica storia d’amore in scena quella sera era “Romeo e Giulietta”. 

Non esattamente a lieto fine ...

“Shakespeare era troppo vanesio. Forse è per questo che andava d’accordo con Fandral”

Tony aveva accantonato i suoi pensieri per guardarlo. 

Si stava prendendo gioco di lui come aveva fatto quando aveva detto di aver conosciuto Omero oppure aveva davvero interagito con il bardo ? Se era vero che aveva incontrato Francis Drake allora poteva essere vero che aveva incontrato il grande William. Il periodo storico era lo stesso.

“Ti piacciono le sue opere ?”

“La mia preferita è “Amleto” perché muoiono quasi tutti”

Ok era decisamente un tipo da drammi. “Amleto” non era in cartellone in nessun teatro, in compenso in uno c’era una compagnia inglese che rappresentava “Coriolano”.

Si erano accomodati in platea. Il dio non era mai stato zitto. I loro vicini avevano protestato, ma lo stregone aveva tolto loro la voce con un cenno della mano, una mossa che Ursula strega del mare gli avrebbe potuto invidiare assai.

Primo cittadino : “Voi sapete che Caio Marcio è il principale nemico del popolo”

“Dicono lo stesso di me ad Asgard”

Caio Marcio : “Cosa volete voi altri sediziosi bricconi che grattandovi la povera prurigine della vostra presunzione vi riducete tutta una rogna ? ... Vorrei che i nobili mettessero da parte la loro pietà e mi lasciassero usare la spada, squarterei migliaia di questi schiavi e ne farei una catasta alta quanto il volo della mia lancia ! Via, andatevene a casa, bruscoli ! [l’inventore era scoppiato a ridere sentendo quella parola] Vi colga ogni contagio portato dallo scirocco, vergogna di Roma, branco di ... bubboni e piaghe vi ricoprano dalla testa ai piedi perché siate aborriti al fetore prima che alla vista e vi contagiate anche lontani un miglio l’un l’altro, anche contro vento ! Anime d’oca in forma d’uomini ...”

“MARCIO TI AMOOOOOOOO !!!” aveva urlato il dio scattando in piedi. Il miliardario, un pochino alterato, lo aveva tirato giù. “Tranquillo Stark, lo intendevo in senso artistico !”

Caio Marcio : “Oh lascia che ti stringa forte tra le mie braccia ...”

“Ecco ora parte il pornazzo”

                      “Ho delle ferite da mostrare, saranno a tua disposizione in privato”

“Nemmeno io sono così sfacciato !”

                      “Togliti dai piedi vecchio caprone !”

“Si sta rivolgendo a Padre ? È il modo in cui lo chiamo io ... quando non può sentirmi”

                      Togliti di qui carogna putrefatta altrimenti ti sbatto fino a farti uscire le ossa dai vestiti !”

Loki aveva applaudito “Così si parla !” poi aveva sussurrato a Stark 

“Questa battuta potrebbe dirla anche Hulk”

Cominio : “Armati di pazienza per rispondere dolcemente”

Caio Marcio : “”Dolcemente” è la parola. Bene, sia “dolcemente” allora, “dolcemente” ... Che le fiamme del più profondo inferno inghiottano il popolo ! Non vorrei comprare la loro clemenza al prezzo d’una sola parola gentile, né frenerei il mio spirito per otternere quello ch’essi possono dare, fosse pure dicendo soltanto “buongiorno”. Volgare branco di cani ! Detesto il vostro fiato quanto il lezzo delle paludi marce e considero il vostro amore quanto le carcasse morte degli uomini insepolti che mi corrompono l’aria !”

“Questo Hiddocoso è proprio bravo, non trovi ? E mi ricorda qualcuno, ma non capisco chi ...”

Aufidio : “O Marcio ! Lascia che avvinghi le mie braccia attorno al tuo corpo ... sappi che io amavo la fanciulla che sposai, ma al vedere qui te, nobile creatura, il mio cuore estasiato danza più di quando vidi per la prima volta la mia sposa ... di notte ho sempre sognato di scontri tra te e me. Ci siamo rotolati insieme nei miei sogni ... O Caio, quando Roma sarà tua, tu sarai il più povero di tutti e subito dopo sarai mio”

“MANIACO !”

Menenio : “Voglio davvero soggiogarlo, vada come vuole”

“ALTRO MANIACO ! EHI RAGAZZI NON C’È SOLTANTO LUI !”

Caio Marcio : “Io non sarò mai un tal papero da obbedire all’impulso del sangue”

“QUACK QUACK”

Finito lo spettacolo lo jotun si era infilato nel retro del palco. 

“Voglio un autografo di questo Hiddesswosh !” 

Il mortale lo aveva seguito ridacchiando. 

Non pensava di spanciarsi tanto assistendo a un dramma.

Li avevano lasciati passare senza chiedere loro di esibire dei pass e al loro passaggio sorridevano tutti. Uno degli addetti alle luci aveva battuto una mano sulla spalla del principe e si era complimentato con lui per l’ottima performance.

“Hai sentito ? Qualcuno ha apprezzato il mio attacco chitauro al vostro miserando pianetucolo !”

Una costumista lo aveva bloccato “Ci servono le tue misure Tom”

“Tom ? Io sono Loki, di Asgard e sono ricolmo di gloriosi propositi !”

“Sei uguale ! Mi fai morire ...”

“È una richiesta ? Se proprio ci tieni potrei strozzar ...” in quel momento la porta di un camerino si era aperta e il dio del Caos aveva lasciato perdere quella donna, agitandosi come un fan invasato “Norne ! Norne ! È lui ! Ora lo chiamo ! HIDDLESBUOV ! HIDDLESVURT !” e gli era corso incontro saltellando e sventolando l’agendina sulla quale voleva gli fosse fatto l’autografo. 

L’attore si era girato di scatto e aveva sgranato gli occhi.

“Tu sei Loki di Asgard, ricolmo di gloriosi propositi !”

“Oh la mia fama mi precede ! Come sono felice ! Una firmetta qui per favore Hiddelsciuk, grazie”

“Ti conosco bene, a Stoccarda dei tizi mi sono corsi incontro con dei bastoni”

“Ma è terribile !”

“Già, ci ho rimesso il mio cono gelato ! Un vera tragedia !”

“Come mai volevano colpirti con dei bastoni ?” si era informato Tony, sospettando la risposta.

“Mi avevano scambiato per lui e volevano farmela pagare”

“Non mi pare di aver commesso niente di grave da quelle parti”

“Hai terrorizzato tutta la comunità. Le persone non amano che qualcuno le terrorizzi. Comunque da quando sei sceso quaggiù faccio decisamente più moto rispetto a un tempo e solo per sfuggire alla gente che mi vuole pestare a sangue. Lo vedete questo taglietto ? L’altro giorno un tizio mi ha tirato un pugno perché secondo lui i miei Chitauri gli hanno distrutto la casa”

“Non erano esattamente miei, li avevo avuti in prestito”

“La cosa che mi innervosisce di più è che a causa di questa mia somiglianza con te mi hanno tolto una parte da protagonista in un film, avevo sbaragliato tutti al provino !”

"Che parte ?"

"Quella di Thor. Sarei stato un Thor perfetto, ne sono sicuro"

“VOGLIONO GIRARE UN FILM SU THOR ?”

“Sì, sugli eventi del New Mexico”

“E NE FARANNO UNO ANCHE SU ME, VERO ? POTREI INTERPRETARE ME STESSO !”

“Ne gireranno alcuni sugli Avengers. Per il tuo ruolo hanno subito contattato il sottoscritto e non per offenderti, ma la cosa non mi piace affatto. Io volevo un personaggio in grado di ammaliare il pubblico e di restare bene impresso ...”

“Oh come si imprime lui non si imprime nessuno, specie sui pavimenti. Chiedi a Hulk”

“STARK !”

“Ehm scusa, non ho resistito ... sai una cosa, Tommy ? Posso chiamarti Tommy ? Tanto ti chiamerei Tommy lo stesso ... se ti conceranno come lui potresti avere più fans tu di ... chi hanno scelto come Thor ? Un nome famoso ?”

“Un biondone australiano. Mai sentito nominare. Il classico bello che non balla”

“E tu invece balli ?”

“Altroché ! Volete una dimostrazione ? So anche imitare i velociraptor !”

“Magari un’altra volta, quello che ti stavo dicendo Tommy bello è che lui potrà anche essere il protagonista, ma tu gli ruberesti la scena alla grande nei panni di Loki ! Dopo dovresti scappare da milioni di ragazze innamorate di te !”

“Non mi dispiacerebbe, ma devo ponderare attentamente la cosa. Dovrei tingermi i capelli e i miei sono molto delicati” e ci aveva passato rapidamente una mano.

“Li tratti con il balsamo dopo ogni shampoo ?” aveva domandato Loki con interesse.

“Ovvio. Ci tengo ad averne un’ottima cura”

“Anch’io mi metto sempre il balsamo ! E la crema corpo ? La usi ?”

“Certamente. Mi aiuta a mantenere una bella pelle di pesca, specie sul lato b”

“Loke è ora di tornare a casa per tu sai cosa"

"Non adesso, stiamo parlando di cose importanti !"

"Puoi fargli domande sui prodotti che usa tramite Twitter o Facebook”

“Tramite cosa ?”

“Giusto, non ti ho mai parlato dei social network”

 “Anthony scattaci una foto ! Di’ budiiiiiiiiiinoooooo Hiddlesvolt !”

“Con piacere, io adoro i budini ! BUDIIIIIIIINOOOOOOO !!!”

“Li adoro anch’io ! Siamo anime gemelle ... che hai da guardarmi in quel modo Tony ? Ah sei il solito gelosone ... ok, tu Hiddlesvukk saresti la mia anima gemella se non lo fosse Stark !”

Tom era sbiancato “Quindi nella realtà voi due ... ehm no, se mi assegneranno la tua parte intendo limitarmi alla scena del lancio dalla finestra” e li aveva salutati uscendo dal teatro. 

Appena era stato all'esterno aveva estratto il telefonino, euforico.

“Chris indovina chi ho appena incontrato ? No, non si tratta di Bigfoot, tesoruccio” 

(eh sì lo conosceva eccome. Che bugiardo)


Anche Loki e Tony erano usciti dal teatro e si erano diretti alla spiaggia. 

In giro non si vedeva anima viva.

Era quasi mezzanotte quando avevano raggiunto la riva dell’oceano.

“Gentile e simpatico questo Hiddelswumb" 

"Sì mi pare una brava persona"

"Però dovrebbero scegliere uno più bello per impersonare me, non credi ?”

Il Vendicatore non aveva risposto perché per tutto il tempo in cui se li era trovati di fronte aveva spostato lo sguardo da uno all’altro chiedendosi se ci stesse vedendo doppio. 

Secondo lui erano separati alla nascita.

“Non mi somiglia per niente !” aveva insistito l’alieno. 

"Un pochino ... la forma del naso ..."

“È biondo, per la barba di Odino ! Biondo !”

Il dio si era tolto i vestiti ed era corso in acqua. 

Il terrestre si era tolto i suoi quasi strappandoseli per la fretta.

“Sei mio Lo-Lo !” 


LAST FAMOUS WORDS ... 

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Gelosia portami via