Midgard
Tony si era rinchiuso nella torre
per dieci giorni.
Non aveva pianto.
Aveva urlato, imprecato, lanciato
oggetti contro il muro, quello sì, ma pianto no.
Gli sembrava sempre di più di
vivere in un incubo.
Come era possibile che Padre
avesse davvero condannato Loki alla pena capitale ? Come era possibile che un
padre mandasse a morte il proprio figlio, adottato o no che fosse ?
Ovviamente sapeva che un re doveva mostrarsi integerrimo nell’applicare la legge, però ...
... però non lo accettava.
E come era possibile che Point
Break non avesse impedito l’esecuzione ?
La risposta alle sue domande era
una sola : quei due erano arrivati tardi. Chiunque fosse il secondo in comando
durante l’assenza di Odino doveva aver accolto con gioia la richiesta del
Burlone di essere ammazzato. Stark sapeva che gli asgardiani non possono
ammalarsi eppure gli aveva augurato tutte le malattie del cosmo. Peste, lebbra
e vaiolo compresi.
Il problema del tornare alla vita
di prima era che tutto gli ricordava il dio degli Inganni, quindi il miliardario aveva smesso
di fare qualsiasi cosa che non fosse lavarsi, mangiucchiare per mera
sopravvivenza e bere come una spugna.
Non era più salito sul tetto
perché c’erano ancora i segni dell’apertura del Bifrost e perché gli ricordava
di quando avevano salutato il sole sotto la pioggia battente, non aveva più
ordinato cibo giapponese perché gli faceva tornare in mente il dio che mangiava
le bacchette, non aveva più prestato attenzione agli indici del mercato
azionario perché li collegava a un bel principe che dormiva con la testa sul
suo grembo, non era tornato in ufficio perché si rivedeva là in forma canina
mentre Loki giocava sul suo computer e i drink li beveva senza ghiaccio perché
quello gli rammentava lo Scrigno degli Antichi Inverni.
Tre giorni dopo il suo ritorno
JARVIS lo aveva informato che aveva visite.
Voleva rispondere che non intendeva vedere nessuno, ma poi si era illuminato al pensiero che potesse essere un certo alieno amante degli scherzi, venuto a dirgli che si era trattato solo di una mega presa in giro. Purtroppo non lo era.
“Tony che succede ? Hai un aspetto orribile ! Perché hai il telefono staccato ?”
“Non ho molta voglia di essere
contattato dal mondo esterno, Brucie”
“In compenso la voglia di
sfondarti il fegato non ti manca”
“Mi butterai via tutti gli
alcolici ?”
“Prometti di non berne più ?”
“No”
“E allora sì”
“Tanto posso ricomprarli. Sono ricco !”
“Sembri un barbone. Ripeto, cosa
ti è capitato ?”
“L’amore mi è capitato”
“Tu che soffri per amore ? Hai
ricevuto un due di picche ?”
“Peggio. Lui mi ricambiava, ma è andato via ... ed è morto”
Era la prima volta che lo diceva ad alta voce.
Faceva uno strano effetto. I suoi
occhi avevano cominciato a pizzicargli in maniera insolita.
“Lui ?”
Banner sembrava sinceramente
sorpreso. Non aveva alcun senso.
Il dottore sapeva che c’era
qualcosa nell’aria tra lui e il suo coinquilino extraterrestre.
Anzi, li aveva praticamente
incoraggiati a dichiararsi l’un l’altro !
“Lo sai. Mi riferisco a Loki”
“Chi è Loki ?”
Tony lo aveva fissato sgranando
gli occhi (che gli bruciavano sempre di più).
“Oh andiamo, non è divertente ! Loki di Asgard ...”
L’espressione di Bruce era rimasta confusa.
“... il fratello
di Thor !”
“Thor ha un fratello ? A me non ne
ha mai parlato. Che tipo è ? Grosso e biondo anche lui ?”
Il filantropo aveva rischiato di cadere dalla sedia.
“È quello che mi ha lanciato dalla finestra !”
“Quando è successo ? E perché non
me lo hai mai raccontato prima ? Credevo fossimo amici”
“Tu lo hai strapazzato sbattendolo
sul pavimento come fosse una bambola di pezza !”
“Spiacente, non me lo ricordo. Non
dev’essere uno che resta molto impresso”
Quando Banner se n’era andato Stark aveva
riacceso il telefono e contattato tutti coloro che avevano avuto a che fare con
il dio, ossia Fury, Natasha, Clint, Steve e Rhodey. Tutti erano caduti dalle
nuvole sentendo il suo nome.
“Ma dai, Loki è quello che ha
fatto venire qui i Chitauri !”
“Il portale è stato aperto da Selvig. Non mi scocciare più, Stark”
“Se qualcuno mi avesse davvero
definito “vulvetta lamentosa” me lo ricorderei eccome”
“Io ipnotizzato che lotto a fianco
di un super cattivo ? Quanto hai bevuto, Tony ?”
“Stoccarda ? Non ci rimetto piede
dagli anni Quaranta ...”
“Non ho mai scortato te e
un tizio in elicottero. Te lo sei
sognato, amico”
Ma erano impazziti tutti ?!?
Aveva
acceso il tablet e digitato “attacco alieno a New York”.
I risultati parlavano dei Chitauri, di come Selvig per colpa di una pietra fosse stato costretto a costruire un macchinario per permettere loro di scendere sulla Terra, dell’intervento degli Avengers e dei danni subiti dalla città. Loki non era mai nominato.
Sembrava che nessuno lo avesse notato sfrecciare su una di quelle moto volanti.
Aveva digitato “Stoccarda alieno
elmo corna” ed era finito sul sito di un sexy shop online.
Aveva cercato dei video sia degli eventi newyorchesi, sia degli eventi tedeschi.
Loki non era mai presente.
Se l’era immaginato lui ?
Il suo
subconscio aveva prodotto l’immagine di un mega gnocco intergalattico ?
Pareva che sul web fosse rimasta
solo la sua versione mitologica elfica e rossa.
Il Vendicatore si era detto che doveva essere ubriaco e che dopo una pennichella, un pasto decente e una doccia avrebbe rifatto quelle telefonate e quelle ricerche sentendo e vedendo ciò che si aspettava di sentire e di vedere. Non era successo.
“Un tizio con un elmo cornuto sarebbe da denunciare alla polizia del buongusto”
Vedova si era mostrata comprensiva
“Devi uscire, stare troppo tempo da solo ti fa brutti scherzi”
“Non ho mai scagliato una freccia esplosiva contro un tizio vestito di verde, nero e oro”
“Thor è piombato sul quinjet per
riprendersi chi ?”
“Non ho mai visto un principe o un
alieno in vita mia, figuriamoci un principe alieno !”
La situazione nella rete era
rimasta invariata. Era come se Loki non fosse mai esistito.
Era corso nella camera che il dio aveva occupato mentre era lì. C’erano i libri, l’elefante di peluche e la kurta che gli aveva regalato e un bigliettino in un cassetto. Ricordava di aver scritto quel bigliettino. Ricordava di essersi chiesto se la sua grafia fosse comprensibile o no.
“A tua scelta. Probabilmente penserai che sto cercando di comprarmi il tuo perdono, ma non è così sto cercando di comprarmi il tuo perdono ... cavolo è vero !
Ti aspetto alle venti per la cena. Goditi il bagno, Sirenetto. SPLASH”
Perché avrebbe dovuto comprare
quella roba per qualcuno che non esisteva ?
Perché avrebbe dovuto scrivere
certe cose per qualcuno che non esisteva ?
Era tornato nella sua stanza e rovistando aveva trovato una strisciolina di foto.
Le foto di lui e Loki. O
meglio, di Starki e Loki.
Il dio sembrava reale. Non aveva
l’aspetto di un fantasma o di un amico immaginario.
Si era accomodato in soggiorno e aveva chiesto a JARVIS di mostrargli tutte le registrazioni delle telecamere della torre (gli unici luoghi in cui non ce n’erano, per motivi di privacy, erano i bagni e le camere da letto). Ed eccolo lì. Loki nella sua cucina che preparava pancake, seduto su quello stesso divano in pigiama, nella sua officina che gli tirava addosso un pacchetto, in fiamme nel corridoio, seduto su di lui che gli leccava via il budino dalla faccia ... e di colpo era partito un filmato di tre minuti e mezzo di Odino e Fury che ci davano dentro come due assatanati nel suo ascensore.
Avrebbe mostrato quei video agli
altri così avrebbero smesso di crederlo un pazzo.
Lo aveva deciso da due secondi quando si era detto che era meglio di no.
Quelle erano cose private. Si sarebbe
sentito come se avesse venduto Loki nel mostrarlo così “normale”, così “umano”,
così “suo”. Voleva tenere quei momenti per sé.
Però l’insospettabile abilità
contorsionista di Fury meritava di essere nota in tutto il mondo.
Aveva preso quel video e lo aveva inviato a tutti gli agenti dello SHIELD.
Dovevano sapere come si dilettava il
loro capo.
L’aveva inviato anche a Cap. Quasi
di sicuro vedendolo sarebbe morto sul colpo.
E per ultimo lo aveva spedito a
Barton. Ne avrebbe riso fino alle lacrime.
Poche ore più tardi il direttore lo aveva contattato riempiendolo di insulti.
Lo aveva minacciato di qualsiasi
cosa.
Urlava così forte che lo avrebbero
sentito fino a Miami.
Uomo di Ferro stava per andare a letto quando
aveva pensato fosse buona cosa verificare se Ghiacciolo fosse ancora a questo
mondo dopo aver visto quel video.
“Tony ... mostrarmi certe cose ...
alla mia età ... tu vuoi che io muoro !”
Il filantropo era scoppiato a
ridere, ma poi la risata si era fatta amara perché aveva ricordato.
E peggio ancora aveva ricordato di essere l’unico a ricordare.
E sì, a quel punto aveva
pianto sul serio.
Aveva
trascorso i giorni successivi a guardare quei video. Ne era ossessionato.
Dopo una settimana qualcosa lo aveva distratto.
Ed era stato un bene perché stava per
uscire completamente di testa.
L’HYDRA era tornata alla carica, questa volta in Repubblica Ceca e lui e gli altri Avengers erano dovuti intervenire. Fury non lo aveva nemmeno voluto salutare. Chissà come mai ...
Natasha era rimasta ferita, ma aveva combattuto anche con un braccio al collo, Cap al suo solito aveva usato il suo scudo come se fosse un freesbee, Hulk aveva spaccato tutto e tutti e Barton finiti i dardi aveva lanciato direttamente il suo arco beccando il cattivone sulla nuca e mandandolo ko. “Sono l’eroe più eroe di tutti !” si era gasato saltellando contento.
Thor non
si era palesato. Non che fosse tanto facile contattarlo quando
stava ad Asgard.
Iron Man era felice di non averlo incontrato. Gli avrebbe ricordato troppo suo fratello.
Rientrato
a New York Tony si era deciso a optare per la soluzione del “chiodo schiaccia
chiodo”.
Secondo
Testa Gattosa lui poteva avere ancora delle chance con Pepper. L’aveva
chiamata.
Lei all’inizio non ne voleva sapere, ma poi l’aveva convinta a concedergli una seconda possibilità (che in realtà non era la seconda, ma la ventordicesima) ed erano usciti insieme.
L’imbarazzo aveva regnato sovrano.
Non era
stato un appuntamento disastroso, però Pepper non era Loki.
Alla fine
era stato chiaro a entrambi che potevano essere soltanto amici.
“E poi mi
sto vedendo con Happy in questo periodo”
“Happy ?
Il mio Happy ?”
“Se
permetti “il mio Happy” lo dico io !”
“Allora
perché hai accettato di rivedermi ?”
“Puro
spirito da crocerossina credo. Tu hai bisogno di qualcuno. Magari una mia amica”
“Le ho
viste le tue amiche. Senza offesa, no grazie”
“Mi è
venuta un’idea ! Chiama Jane !”
“Jane sta con un fusto galattico che mi spappolerebbe ogni singolo
osso se mi avvicinassi a lei”
“Non lo è
più. Stavolta pare che abbiano rotto sul serio. Lei mi ha telefonato per dirmi
che avevano fatto la litigata del secolo anche se non ho ben capito il motivo
... ha balbettato qualcosa sul fatto di sentirsi trascurata perché Thor non
aveva lei in cima ai suoi pensieri come invece sarebbe stato giusto. Mi è
sembrato un ragionamento da bimba viziata”
“Glielo
hai detto ?”
“Certo che
sì. Ha riagganciato. Credo sia ancora arrabbiata con me, per questo è meglio se
la chiami tu. Potreste andare molto d’accordo, insomma tu sei un genio e lei è
una scienziata ossia un altro genio”
E Tony doveva essere davvero molto disperato perché aveva composto il numero e invitato la dottoressa Foster a cena. Lei aveva passato cinque minuti nascosta dietro il menu a ripetere “Spigola spigola spigola spigola spigola”, la prima ora a parlargli di assurde teorie sui buchi neri (le aveva capite, ma erano comunque noiose) e la seconda a lamentarsi di Thor.
Lui aveva
provato a portare il discorso su altri argomenti più leggeri come il cinema, i
libri o la musica, ma a quanto pare Jane viveva esclusivamente del suo lavoro, vedeva
solo documentari scientifici, leggeva solo manuali di astrofisica e quanto alla
musica non ne ascoltava perché riteneva che la deconcentrasse. Era stato felice
di vederla sparire su un taxi.
Jane poi gli aveva combinato un appuntamento con la sua stagista, Darcy.
Quello era stato un successone, avevano riso scoprendo di avere lo stesso senso dell’umorismo ed erano perfino andati a ballare. Ma Darcy glielo ricordava troppo.
E in più c’era di mezzo un certo stagista di nome Ian ...
Non
c’erano stati altri appuntamenti. Maria si era rifiutata di uscire con lui.
Quindici
giorni dopo la serata con Darcy l’HYDRA era tornata a colpire in Giappone.
Tony non avrebbe voluto andarci. Quel paese gli ricordava troppo il primo giorno con Loki con il sushi, lo shibari e il karaoke. Naturalmente non aveva potuto sottrarsi.
Gli altri non capivano il suo stato d’animo. Continuavano a non ricordare.
Era
frustrante non avere nessuno con cui parlare di ciò che lo tormentava.
In questa
seconda missione Point Break si era unito al gruppo. Lo aveva ignorato il più
possibile. Se a far uccidere lo jotun era stato Padre e lui non si era opposto
non voleva più averci nulla a che fare. Se invece era solo arrivato tardi,
quando la sentenza era già stata eseguita non gliene voleva comunque parlare,
perché sapeva che la ferita era ancora fresca.
Però dopo che avevano sconfitto nuovamente l’HYDRA, si era assentato dai compagni di squadra e dai festeggiamenti per andare in bagno e al ritorno lo aveva visto in un angolo, intento a parlare animatamente al telefono. Mentre lo superava aveva pensato *Starà cercando di riallacciare con Jane* e in quel momento il beota biondo aveva detto
“Oh non
fare i capricci Scinti ! Non ti ho portato con me per non metterti in pericolo
!”
Scinti ?
Stava per Scintilla ? Il “suo” Scintilla ? Il ragazzone stava parlando al
telefono con ... ?
Prima di
potersi fermare gli era saltato addosso strappandogli il cellulare.
C’era riuscito perché l’asgardiano non se l’aspettava.
E anche perché Thor aveva le mani
terribilmente sudate.
“Pronto ?
Con chi parlo ?” aveva chiesto col cuore in gola.
“Mi
perdoni signore, ma questo dovrei chiederglielo io. Che ne è del mio fratello
alto, grosso, biondo e martello munito con cui stavo parlando fino a pochi
secondi fa ? Quello con un’espressione non sempre intelligente, ha presente ?”
“LOKI !”
Tony non credeva di essere mai stato più felice.
“No,
quello è il mio nome. Lui si chiama Thor. E lei invece, uomo del mistero ?”
“Non
riconosci la mia voce ? Sono To ...”
Il biondo
si era riappropriato dell’apparecchio.
“Scusa Lo-Lo,
ci stanno convocando. Ti richiamo domani” e aveva riagganciato.
“Uomo di
Ferro dobbiamo parlare”
“Stavo per dirlo io !” e lo aveva seguito in una saletta.
Il Tonante si era seduto sulla
sedia di fronte alla sua.
“Ti ricordi di mio fratello” non era una domanda, era una constatazione.
“Certo che me lo ricordo ! Però qua sembra che lo abbiano dimenticato tutti !”
“Non lo
sembra, è proprio così. Ci abbiamo pensato io e Padre”
“Senti
riparti dall’inizio, vorrei capire le cose per bene”
“Dall’inizio ? D’accordo. “Io conosco una storia o figli della terra ...””
“Non dalla Genesi ! Raccontami cosa è successo dopo che
ti ho telefonato !”
“Sono
andato da Padre e siamo tornati ad Asgard. Loki
era stato condannato al rogo ...”
“Al rogo ?
Ma lui non può bruciare !”
“Infatti
era ancora vivo e parecchio scocciato. Se Ullr lo avesse condannato alla decapitazione non sarei mai
arrivato in tempo per salvarlo. Lui voleva comunque essere ucciso. Padre ha
incantato il Palazzo perché niente potesse ferirlo. Per sicurezza ho
trascorso la notte con lui ...”
“Nel suo
letto ?!?”
“E dove
avrei dovuto dormire ? Nell’armadio ? Abbiamo dormito e parlato di te” poi il suo viso si era fatto minaccioso e
gli aveva puntato contro Mjolnir “Ti frantumerei fino a ridurti in polvere per
la faccenda dei vermi, ma lui non lo vuole. Ritieniti molto fortunato, figlio
di Howard”
“Mi sono
lasciato prendere la mano ... ti prego continua, dopo che è successo ?”
“Padre ha
cenato con lui e dopo gli ho esposto un'altra mia idea
geniale”
“Ultimamente
te ne vengono parecchie di idee geniali”
“Guarda che non sono stupido, sono soltanto scemo” era scoppiato a ridere “A ogni modo
visto che ero e sono ancora convinto che Loki sarebbe un ottimo Protettore di
Midgard ho deciso di non modificare quel piano. Lui però non ne voleva sapere
di tornare quaggiù in mezzo a persone che lo avrebbero chiamato “mostro” e
inseguito con dei forconi. E non voleva che tu ti schierassi dalla sua parte
per proteggerlo per non metterti in pericolo. Era disposto a rinunciare alla sua vita
per salvare la tua. Pensavo l’avessi conquistato con del sesso strepitoso, ma
mi ha confidato che non l’avete fatto. Che razza di playboy sei ?”
“Loki ti
ha raccontato certe cose ?!?”
“Siamo
fratelli, non ci nascondiamo niente
... o quasi niente”
“Prosegui, Thortellino”
Il
principe aveva arricciato il naso a quel nomignolo, ma aveva obbedito.
“Padre ha
approvato la mia idea ed eccoci qua”
“E qual
era questa idea ?”
“Oh
andiamo, oltre a “playboy” vuoi togliere anche “genio” dal biglietto da visita
?”
“Avete
usato un filtro o un incantesimo per cancellare la memoria in modo da togliere dalle menti di
tutti i midgardiani il ricordo di Loki”
“Ci sei
arrivato. Sì è così. Lui è tornato ad allenarsi per diventare Protettore di
Midgard e quando lo diventerà nessuno lo tratterà male o gli urlerà contro
perché nessuno quaggiù si ricorda degli eventi di Stoccarda o di New York. A parte noi
due e Jane”
“Ma sono
spariti anche i filmati e ogni tipo di documentazione al riguardo !”
“Ci ha pensato Padre. E poi è sprofondato in un
Sacro Sonno per una settimana”
“E perché
nella mia torre sono rimasti i video della permanenza di tuo fratello ?”
“Forse
Padre non sapeva che tu avessi dei macchinari per riprendere le persone”
“Si
chiamano “telecamere”. Tuo Padre non dovrebbe sapere tutto ?”
“In teoria sì. Nella pratica ... ok è un segreto, ma ... non sa la tabellina del nove !”
“Perché Loki è stato dimenticato da tutti tranne me ?”
“Non ti ricordi di lui dai filmati ?”
“No, io non l’ho mai dimenticato. Li ho guardati per capire se era esistito per davvero o no”
“Questo non era previsto”
“Dove si trova adesso ?”
“Se te lo
dicessi andresti da lui e non penso sia il caso”
“Perché no
? Oh aspetta, non mi hai raccontato proprio tutto vero ?”
“Loki non ha gradito scoprire che io e Padre avevamo agito senza consultarlo”
“In fondo
avete soltanto deciso della sua vita, cosa volete che sia ...”
“Esatto, è
quello che gli abbiamo detto noi ! Abbiamo agito per il suo bene !”
Tony aveva
scrollato il capo rassegnato “E ha di nuovo fatto fuoco e fiamme ?”
“Si è
trasformato in un drago, quindi sì Stark, ha decisamente fatto fuoco e fiamme”
“Come
siete riusciti a calmarlo ? Con un mega budino ?”
“Era
mutato per minacciare la serva che era andata a prendere le fiale cancella memoria. Quando lei gli ha indicato dove Padre le teneva
nascoste ha riassunto il suo aspetto ed è corso a prenderne una. Lei è venuta
da me sconvolta e mi ha spiegato cosa era successo. Temeva di essere
condannata per alto tradimento. Per proteggerla, quando Padre si è risvegliato
gli ho detto che Loki aveva trovato il nascondiglio delle fiale da solo”
“E la
fiala che ha preso l’ha bevuta lui. Per questo non ricorda la mia voce”
“L’ho
trovato seduto sul trono. Ha detto che sarebbe stato molto più comodo con un
cuscino. E poi ha aggiunto che se tutti i midgardiani si erano dimenticati di
lui significava che anche tu dovevi averlo dimenticato e che non poteva
sopportare l’idea di rivederti con la consapevolezza che ai tuoi occhi lui
sarebbe stato un estraneo e poi l’ha bevuta”
“Che cosa
ha dimenticato ?”
“Tutto. Il motivo per cui non ero con voi a Praga era che mi trovavo su Asgard a insegnargli tutto quello che so su di lui. Per fortuna non si credeva un opossum”
“Ed è cambiato rispetto a prima ?”
“No, ha gli stessi gusti. Adora sempre leggere. Circa sei giorni dopo l’ho trovato in biblioteca e sembrava molto
teso. Gli ho chiesto perché. Ha indicato il libro che aveva davanti. All’inizio
non ho capito, perché per me era soltanto una raccolta di fiabe, ma poi ho
realizzato che aveva letto quelle in cui i Giganti di Ghiaccio sono dei mostri
che vengono di notte a mangiare i piccoli asgardiani cattivi e io gli avevo
detto che lui era stato adottato e che era un Gigante di Ghiaccio, visto quello
che ha combinato per averlo scoperto per caso e tardivamente ho pensato che le cose sarebbero andate meglio se fossimo stati sinceri con lui
fin da subito sulle sue origini”
“Ha
ammazzato qualcuno ?”
“No. Mi ha
guardato e ha chiesto “Questo fa di me un mostro ?” e l’ho rassicurato
dicendogli che quelle erano delle stupidaggini e che sì, esistono jotnar
cattivi, ma così come esistono asgardiani, midgardiani o elfi cattivi. Si è
calmato subito”
“Quello
che avrebbe dovuto dirgli Padre fin dal principio”
“Gliel’ha
detto anche lui quando si è risvegliato e gli ha anche parlato di nonna Bestla.
Lei era uno jotun ed era buona. E poi gli ha tolto l’incantesimo che sigillava
il suo vero aspetto. Credavamo avrebbe urlato vedendosi allo specchio, invece
si è rimirato per una decina di minuti ripetendo di continuo “Sono bello anche
così”. È fantastico vederlo in pace con se stesso”
“E perché
ora si trova qui su Midgard ?”
“Abbiamo
dovuto parlargli dei suoi figli. Non puoi neanche lontanamente immaginare
quanto è stato imbarazzante. L’ho accompagnato in Hel a incontrare Hela e
quando l’ha vista mi si è aggrappato addosso mormorando “È roba mia ?” e più o
meno ha rifatto la stessa scena con Fenrir e Sleipnir. Poi mi ha chiesto se
quest’ultimo fosse stato concepito in una notte di passione intensa e
travolgente tra lui e uno stallone o se lo stallone in questione l’avesse
violentato. Nessuno di noi lo sa, insomma non eravamo presenti mentre
il cavallo se lo ...”
“Non scendere nei dettagli ! E in tema di discese ... ma certo, lo hai portato in Norvegia a incontrare Jörmungand ! Ecco dove si trova
! Devo trovare le coordinate di questo lago ...”
“A volte
dimentico quanto sei sveglio. Tony guardami e promettimi di non
andare da lui !”
“Hai paura
che io possa avere una cattiva influenza sul tuo fratellino ?”
“Promettimelo
e in cambio ti giuro che vi farò incontrare presto”
“Forse hai
ragione. Vedere uno planare giù dal cielo per
abbracciarlo potrebbe agitarlo troppo”
“E in Norvegia ci sono un sacco di foreste. Pensa al disastro ambientale se Loki
si incendiasse”
“Inoltre non
devo rubargli il prezioso tempo che sta passando a riconoscere suo figlio”
“Saggia decisione. Non aspetterai a lungo. Non vede l’ora di conoscere i miei amici
Avengers”
“Gli hai
parlato di me per caso ?”
“Gli ho
parlato di tutti voi, ma a quanto
pare è un fan di Iron Man”
“Vedrò di
fargli un autografo e poi ... se è destino è destino” aveva ammiccato il
midgardiano.
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