giovedì 5 dicembre 2024

La lunga attesa - "Smemorlandia"

 Midgard


Tony si era rinchiuso nella torre per dieci giorni.

Non aveva pianto.

Aveva urlato, imprecato, lanciato oggetti contro il muro, quello sì, ma pianto no.

Gli sembrava sempre di più di vivere in un incubo.

Come era possibile che Padre avesse davvero condannato Loki alla pena capitale ? Come era possibile che un padre mandasse a morte il proprio figlio, adottato o no che fosse ?

Ovviamente sapeva che un re doveva mostrarsi integerrimo nell’applicare la legge, però ... 

... però non lo accettava.

E come era possibile che Point Break non avesse impedito l’esecuzione ?

La risposta alle sue domande era una sola : quei due erano arrivati tardi. Chiunque fosse il secondo in comando durante l’assenza di Odino doveva aver accolto con gioia la richiesta del Burlone di essere ammazzato. Stark sapeva che gli asgardiani non possono ammalarsi eppure gli aveva augurato tutte le malattie del cosmo. Peste, lebbra e vaiolo compresi.

Il problema del tornare alla vita di prima era che tutto gli ricordava il dio degli Inganni, quindi il miliardario aveva smesso di fare qualsiasi cosa che non fosse lavarsi, mangiucchiare per mera sopravvivenza e bere come una spugna.

Non era più salito sul tetto perché c’erano ancora i segni dell’apertura del Bifrost e perché gli ricordava di quando avevano salutato il sole sotto la pioggia battente, non aveva più ordinato cibo giapponese perché gli faceva tornare in mente il dio che mangiava le bacchette, non aveva più prestato attenzione agli indici del mercato azionario perché li collegava a un bel principe che dormiva con la testa sul suo grembo, non era tornato in ufficio perché si rivedeva là in forma canina mentre Loki giocava sul suo computer e i drink li beveva senza ghiaccio perché quello gli rammentava lo Scrigno degli Antichi Inverni.

Tre giorni dopo il suo ritorno JARVIS lo aveva informato che aveva visite.

Voleva rispondere che non intendeva vedere nessuno, ma poi si era illuminato al pensiero che potesse essere un certo alieno amante degli scherzi, venuto a dirgli che si era trattato solo di una mega presa in giro. Purtroppo non lo era. 

“Tony che succede ? Hai un aspetto orribile ! Perché hai il telefono staccato ?”

“Non ho molta voglia di essere contattato dal mondo esterno, Brucie”

“In compenso la voglia di sfondarti il fegato non ti manca”

“Mi butterai via tutti gli alcolici ?”

“Prometti di non berne più ?”

“No”

“E allora sì”

“Tanto posso ricomprarli. Sono ricco !”

“Sembri un barbone. Ripeto, cosa ti è capitato ?”

“L’amore mi è capitato”

“Tu che soffri per amore ? Hai ricevuto un due di picche ?”

“Peggio. Lui mi ricambiava, ma è andato via ... ed è morto” 

Era la prima volta che lo diceva ad alta voce.

Faceva uno strano effetto. I suoi occhi avevano cominciato a pizzicargli in maniera insolita.

“Lui ?”

Banner sembrava sinceramente sorpreso. Non aveva alcun senso.

Il dottore sapeva che c’era qualcosa nell’aria tra lui e il suo coinquilino extraterrestre.

Anzi, li aveva praticamente incoraggiati a dichiararsi l’un l’altro !

“Lo sai. Mi riferisco a Loki”

“Chi è Loki ?”

Tony lo aveva fissato sgranando gli occhi (che gli bruciavano sempre di più).

“Oh andiamo, non è divertente ! Loki di Asgard ...” 

L’espressione di Bruce era rimasta confusa. 

“... il fratello di Thor !”

“Thor ha un fratello ? A me non ne ha mai parlato. Che tipo è ? Grosso e biondo anche lui ?”

Il filantropo aveva rischiato di cadere dalla sedia. 

“È quello che mi ha lanciato dalla finestra !”

“Quando è successo ? E perché non me lo hai mai raccontato prima ? Credevo fossimo amici”

“Tu lo hai strapazzato sbattendolo sul pavimento come fosse una bambola di pezza !”

“Spiacente, non me lo ricordo. Non dev’essere uno che resta molto impresso”

Quando Banner se n’era andato Stark aveva riacceso il telefono e contattato tutti coloro che avevano avuto a che fare con il dio, ossia Fury, Natasha, Clint, Steve e Rhodey. Tutti erano caduti dalle nuvole sentendo il suo nome.

“Ma dai, Loki è quello che ha fatto venire qui i Chitauri !”

“Il portale è stato aperto da Selvig. Non mi scocciare più, Stark”

“Se qualcuno mi avesse davvero definito “vulvetta lamentosa” me lo ricorderei eccome” 

“Io ipnotizzato che lotto a fianco di un super cattivo ? Quanto hai bevuto, Tony ?”

“Stoccarda ? Non ci rimetto piede dagli anni Quaranta ...”

“Non ho mai scortato te e un tizio in elicottero. Te lo sei sognato, amico”

Ma erano impazziti tutti ?!? 

Aveva acceso il tablet e digitato “attacco alieno a New York”.

I risultati parlavano dei Chitauri, di come Selvig per colpa di una pietra fosse stato costretto a costruire un macchinario per permettere loro di scendere sulla Terra, dell’intervento degli Avengers e dei danni subiti dalla città. Loki non era mai nominato. 

Sembrava che nessuno lo avesse notato sfrecciare su una di quelle moto volanti.

Aveva digitato “Stoccarda alieno elmo corna” ed era finito sul sito di un sexy shop online.

Aveva cercato dei video sia degli eventi newyorchesi, sia degli eventi tedeschi. 

Loki non era mai presente.

Se l’era immaginato lui ? 

Il suo subconscio aveva prodotto l’immagine di un mega gnocco intergalattico ?

Pareva che sul web fosse rimasta solo la sua versione mitologica elfica e rossa.

Il Vendicatore si era detto che doveva essere ubriaco e che dopo una pennichella, un pasto decente e una doccia avrebbe rifatto quelle telefonate e quelle ricerche sentendo e vedendo ciò che si aspettava di sentire e di vedere. Non era successo.  

“Un tizio con un elmo cornuto sarebbe da denunciare alla polizia del buongusto”

Vedova si era mostrata comprensiva “Devi uscire, stare troppo tempo da solo ti fa brutti scherzi”

“Non ho mai scagliato una freccia esplosiva contro un tizio vestito di verde, nero e oro”

“Thor è piombato sul quinjet per riprendersi chi ?”

“Non ho mai visto un principe o un alieno in vita mia, figuriamoci un principe alieno !”

La situazione nella rete era rimasta invariata. Era come se Loki non fosse mai esistito.

Era corso nella camera che il dio aveva occupato mentre era lì. C’erano i libri, l’elefante di peluche e la kurta che gli aveva regalato e un bigliettino in un cassetto. Ricordava di aver scritto quel bigliettino. Ricordava di essersi chiesto se la sua grafia fosse comprensibile o no.

“A tua scelta. Probabilmente penserai che sto cercando di comprarmi il tuo perdono, ma non è così sto cercando di comprarmi il tuo perdono ... cavolo è vero ! 

Ti aspetto alle venti per la cena. Goditi il bagno, Sirenetto. SPLASH”

Perché avrebbe dovuto comprare quella roba per qualcuno che non esisteva ?

Perché avrebbe dovuto scrivere certe cose per qualcuno che non esisteva ?

Era tornato nella sua stanza e rovistando aveva trovato una strisciolina di foto. 

Le foto di lui e Loki. O meglio, di Starki e Loki.

Il dio sembrava reale. Non aveva l’aspetto di un fantasma o di un amico immaginario.

Si era accomodato in soggiorno e aveva chiesto a JARVIS di mostrargli tutte le registrazioni delle telecamere della torre (gli unici luoghi in cui non ce n’erano, per motivi di privacy, erano i bagni e le camere da letto). Ed eccolo lì. Loki nella sua cucina che preparava pancake, seduto su quello stesso divano in pigiama, nella sua officina che gli tirava addosso un pacchetto, in fiamme nel corridoio, seduto su di lui che gli leccava via il budino dalla faccia ... e di colpo era partito un filmato di tre minuti e mezzo di Odino e Fury che ci davano dentro come due assatanati nel suo ascensore.

Avrebbe mostrato quei video agli altri così avrebbero smesso di crederlo un pazzo.

Lo aveva deciso da due secondi quando si era detto che era meglio di no. 

Quelle erano cose private. Si sarebbe sentito come se avesse venduto Loki nel mostrarlo così “normale”, così “umano”, così “suo”. Voleva tenere quei momenti per sé.

Però l’insospettabile abilità contorsionista di Fury meritava di essere nota in tutto il mondo.

Aveva preso quel video e lo aveva inviato a tutti gli agenti dello SHIELD. 

Dovevano sapere come si dilettava il loro capo.

L’aveva inviato anche a Cap. Quasi di sicuro vedendolo sarebbe morto sul colpo.

E per ultimo lo aveva spedito a Barton. Ne avrebbe riso fino alle lacrime.


Poche ore più tardi il direttore lo aveva contattato riempiendolo di insulti. 

Lo aveva minacciato di qualsiasi cosa.

Urlava così forte che lo avrebbero sentito fino a Miami.

Uomo di Ferro stava per andare a letto quando aveva pensato fosse buona cosa verificare se Ghiacciolo fosse ancora a questo mondo dopo aver visto quel video.

“Tony ... mostrarmi certe cose ... alla mia età ... tu vuoi che io muoro !”

Il filantropo era scoppiato a ridere, ma poi la risata si era fatta amara perché aveva ricordato.

E peggio ancora aveva ricordato di essere l’unico a ricordare. 

E sì, a quel punto aveva pianto sul serio.

Aveva trascorso i giorni successivi a guardare quei video. Ne era ossessionato.

Dopo una settimana qualcosa lo aveva distratto. 

Ed era stato un bene perché stava per uscire completamente di testa.

L’HYDRA era tornata alla carica, questa volta in Repubblica Ceca e lui e gli altri Avengers erano dovuti intervenire. Fury non lo aveva nemmeno voluto salutare. Chissà come mai ...

Natasha era rimasta ferita, ma aveva combattuto anche con un braccio al collo, Cap al suo solito aveva usato il suo scudo come se fosse un freesbee, Hulk aveva spaccato tutto e tutti e Barton finiti i dardi aveva lanciato direttamente il suo arco beccando il cattivone sulla nuca e mandandolo ko. “Sono l’eroe più eroe di tutti !” si era gasato saltellando contento.

Thor non si era palesato. Non che fosse tanto facile contattarlo quando stava ad Asgard.

Iron Man era felice di non averlo incontrato. Gli avrebbe ricordato troppo suo fratello. 

Rientrato a New York Tony si era deciso a optare per la soluzione del “chiodo schiaccia chiodo”.

Secondo Testa Gattosa lui poteva avere ancora delle chance con Pepper. L’aveva chiamata.

Lei all’inizio non ne voleva sapere, ma poi l’aveva convinta a concedergli una seconda possibilità (che in realtà non era la seconda, ma la ventordicesima) ed erano usciti insieme. 

L’imbarazzo aveva regnato sovrano.

Non era stato un appuntamento disastroso, però Pepper non era Loki.

Alla fine era stato chiaro a entrambi che potevano essere soltanto amici.

“E poi mi sto vedendo con Happy in questo periodo”

“Happy ? Il mio Happy ?”

“Se permetti “il mio Happy” lo dico io !”

“Allora perché hai accettato di rivedermi ?”

“Puro spirito da crocerossina credo. Tu hai bisogno di qualcuno. Magari una mia amica”

“Le ho viste le tue amiche. Senza offesa, no grazie”

“Mi è venuta un’idea ! Chiama Jane !”

“Jane sta con un fusto galattico che mi spappolerebbe ogni singolo osso se mi avvicinassi a lei”

“Non lo è più. Stavolta pare che abbiano rotto sul serio. Lei mi ha telefonato per dirmi che avevano fatto la litigata del secolo anche se non ho ben capito il motivo ... ha balbettato qualcosa sul fatto di sentirsi trascurata perché Thor non aveva lei in cima ai suoi pensieri come invece sarebbe stato giusto. Mi è sembrato un ragionamento da bimba viziata”

“Glielo hai detto ?”

“Certo che sì. Ha riagganciato. Credo sia ancora arrabbiata con me, per questo è meglio se la chiami tu. Potreste andare molto d’accordo, insomma tu sei un genio e lei è una scienziata ossia un altro genio”

E Tony doveva essere davvero molto disperato perché aveva composto il numero e invitato la dottoressa Foster a cena. Lei aveva passato cinque minuti nascosta dietro il menu a ripetere “Spigola spigola spigola spigola spigola”, la prima ora a parlargli di assurde teorie sui buchi neri (le aveva capite, ma erano comunque noiose) e la seconda a lamentarsi di Thor.

Lui aveva provato a portare il discorso su altri argomenti più leggeri come il cinema, i libri o la musica, ma a quanto pare Jane viveva esclusivamente del suo lavoro, vedeva solo documentari scientifici, leggeva solo manuali di astrofisica e quanto alla musica non ne ascoltava perché riteneva che la deconcentrasse. Era stato felice di vederla sparire su un taxi.

Jane poi gli aveva combinato un appuntamento con la sua stagista, Darcy. 

Quello era stato un successone, avevano riso scoprendo di avere lo stesso senso dell’umorismo ed erano perfino andati a ballare. Ma Darcy glielo ricordava troppo. 

E in più c’era di mezzo un certo stagista di nome Ian ...

Non c’erano stati altri appuntamenti. Maria si era rifiutata di uscire con lui.


Quindici giorni dopo la serata con Darcy l’HYDRA era tornata a colpire in Giappone.

Tony non avrebbe voluto andarci. Quel paese gli ricordava troppo il primo giorno con Loki con il sushi, lo shibari e il karaoke. Naturalmente non aveva potuto sottrarsi. 

Gli altri non capivano il suo stato d’animo. Continuavano a non ricordare.

Era frustrante non avere nessuno con cui parlare di ciò che lo tormentava.

In questa seconda missione Point Break si era unito al gruppo. Lo aveva ignorato il più possibile. Se a far uccidere lo jotun era stato Padre e lui non si era opposto non voleva più averci nulla a che fare. Se invece era solo arrivato tardi, quando la sentenza era già stata eseguita non gliene voleva comunque parlare, perché sapeva che la ferita era ancora fresca.

Però dopo che avevano sconfitto nuovamente l’HYDRA, si era assentato dai compagni di squadra e dai festeggiamenti per andare in bagno e al ritorno lo aveva visto in un angolo, intento a parlare animatamente al telefono. Mentre lo superava aveva pensato *Starà cercando di riallacciare con Jane* e in quel momento il beota biondo aveva detto

“Oh non fare i capricci Scinti ! Non ti ho portato con me per non metterti in pericolo !”

Scinti ? Stava per Scintilla ? Il “suo” Scintilla ? Il ragazzone stava parlando al telefono con ... ?

Prima di potersi fermare gli era saltato addosso strappandogli il cellulare.

C’era riuscito perché l’asgardiano non se l’aspettava. 

E anche perché Thor aveva le mani terribilmente sudate.

“Pronto ? Con chi parlo ?” aveva chiesto col cuore in gola.

“Mi perdoni signore, ma questo dovrei chiederglielo io. Che ne è del mio fratello alto, grosso, biondo e martello munito con cui stavo parlando fino a pochi secondi fa ? Quello con un’espressione non sempre intelligente, ha presente ?”

“LOKI !” 

Tony non credeva di essere mai stato più felice.

“No, quello è il mio nome. Lui si chiama Thor. E lei invece, uomo del mistero ?”

“Non riconosci la mia voce ? Sono To ...”

Il biondo si era riappropriato dell’apparecchio.

“Scusa Lo-Lo, ci stanno convocando. Ti richiamo domani” e aveva riagganciato.

“Uomo di Ferro dobbiamo parlare”

“Stavo per dirlo io !” e lo aveva seguito in una saletta. 

Il Tonante si era seduto sulla sedia di fronte alla sua.

“Ti ricordi di mio fratello” non era una domanda, era una constatazione.

“Certo che me lo ricordo ! Però qua sembra che lo abbiano dimenticato tutti !”

“Non lo sembra, è proprio così. Ci abbiamo pensato io e Padre”

“Senti riparti dall’inizio, vorrei capire le cose per bene”

“Dall’inizio ? D’accordo. “Io conosco una storia o figli della terra ...”

“Non dalla Genesi ! Raccontami cosa è successo dopo che ti ho telefonato !”

“Sono andato da Padre e siamo tornati ad Asgard. Loki era stato condannato al rogo ...”

“Al rogo ? Ma lui non può bruciare !”

“Infatti era ancora vivo e parecchio scocciato. Se Ullr lo avesse condannato alla decapitazione non sarei mai arrivato in tempo per salvarlo. Lui voleva comunque essere ucciso. Padre ha incantato il Palazzo perché niente potesse ferirlo. Per sicurezza ho trascorso la notte con lui ...”

“Nel suo letto ?!?”

“E dove avrei dovuto dormire ? Nell’armadio ? Abbiamo dormito e parlato di te” poi il suo viso si era fatto minaccioso e gli aveva puntato contro Mjolnir “Ti frantumerei fino a ridurti in polvere per la faccenda dei vermi, ma lui non lo vuole. Ritieniti molto fortunato, figlio di Howard”

“Mi sono lasciato prendere la mano ... ti prego continua, dopo che è successo ?”

“Padre ha cenato con lui e dopo gli ho esposto un'altra mia idea geniale”

“Ultimamente te ne vengono parecchie di idee geniali”

“Guarda che non sono stupido, sono soltanto scemo” era scoppiato a ridere “A ogni modo visto che ero e sono ancora convinto che Loki sarebbe un ottimo Protettore di Midgard ho deciso di non modificare quel piano. Lui però non ne voleva sapere di tornare quaggiù in mezzo a persone che lo avrebbero chiamato “mostro” e inseguito con dei forconi. E non voleva che tu ti schierassi dalla sua parte per proteggerlo per non metterti in pericolo. Era disposto a rinunciare alla sua vita per salvare la tua. Pensavo l’avessi conquistato con del sesso strepitoso, ma mi ha confidato che non l’avete fatto. Che razza di playboy sei ?”

“Loki ti ha raccontato certe cose ?!?”

“Siamo fratelli, non ci nascondiamo niente ... o quasi niente”

“Prosegui, Thortellino”

Il principe aveva arricciato il naso a quel nomignolo, ma aveva obbedito.

“Padre ha approvato la mia idea ed eccoci qua”

“E qual era questa idea ?”

“Oh andiamo, oltre a “playboy” vuoi togliere anche “genio” dal biglietto da visita ?”

“Avete usato un filtro o un incantesimo per cancellare la memoria in modo da togliere dalle menti di tutti i midgardiani il ricordo di Loki”

“Ci sei arrivato. Sì è così. Lui è tornato ad allenarsi per diventare Protettore di Midgard e quando lo diventerà nessuno lo tratterà male o gli urlerà contro perché nessuno quaggiù si ricorda degli eventi di Stoccarda o di New York. A parte noi due e Jane”

“Ma sono spariti anche i filmati e ogni tipo di documentazione al riguardo !”

“Ci ha pensato Padre. E poi è sprofondato in un Sacro Sonno per una settimana”

“E perché nella mia torre sono rimasti i video della permanenza di tuo fratello ?”

“Forse Padre non sapeva che tu avessi dei macchinari per riprendere le persone”

“Si chiamano “telecamere”. Tuo Padre non dovrebbe sapere tutto ?”

“In teoria sì. Nella pratica ... ok è un segreto, ma ... non sa la tabellina del nove !”

“Perché Loki è stato dimenticato da tutti tranne me ?”

 “Non ti ricordi di lui dai filmati ?”

“No, io non l’ho mai dimenticato. Li ho guardati per capire se era esistito per davvero o no”

“Questo non era previsto”

“Dove si trova adesso ?”

“Se te lo dicessi andresti da lui e non penso sia il caso”

“Perché no ? Oh aspetta, non mi hai raccontato proprio tutto vero ?”

“Loki non ha gradito scoprire che io e Padre avevamo agito senza consultarlo”

“In fondo avete soltanto deciso della sua vita, cosa volete che sia ...”

“Esatto, è quello che gli abbiamo detto noi ! Abbiamo agito per il suo bene !” 

Tony aveva scrollato il capo rassegnato “E ha di nuovo fatto fuoco e fiamme ?”

“Si è trasformato in un drago, quindi sì Stark, ha decisamente fatto fuoco e fiamme”

“Come siete riusciti a calmarlo ? Con un mega budino ?”

“Era mutato per minacciare la serva che era andata a prendere le fiale cancella memoria. Quando lei gli ha indicato dove Padre le teneva nascoste ha riassunto il suo aspetto ed è corso a prenderne una. Lei è venuta da me sconvolta e mi ha spiegato cosa era successo. Temeva di essere condannata per alto tradimento. Per proteggerla, quando Padre si è risvegliato gli ho detto che Loki aveva trovato il nascondiglio delle fiale da solo”

“E la fiala che ha preso l’ha bevuta lui. Per questo non ricorda la mia voce”

“L’ho trovato seduto sul trono. Ha detto che sarebbe stato molto più comodo con un cuscino. E poi ha aggiunto che se tutti i midgardiani si erano dimenticati di lui significava che anche tu dovevi averlo dimenticato e che non poteva sopportare l’idea di rivederti con la consapevolezza che ai tuoi occhi lui sarebbe stato un estraneo e poi l’ha bevuta”

“Che cosa ha dimenticato ?”

“Tutto. Il motivo per cui non ero con voi a Praga era che mi trovavo su Asgard a insegnargli tutto quello che so su di lui. Per fortuna non si credeva un opossum”

“Ed è cambiato rispetto a prima ?”

“No, ha gli stessi gusti. Adora sempre leggere. Circa sei giorni dopo l’ho trovato in biblioteca e sembrava molto teso. Gli ho chiesto perché. Ha indicato il libro che aveva davanti. All’inizio non ho capito, perché per me era soltanto una raccolta di fiabe, ma poi ho realizzato che aveva letto quelle in cui i Giganti di Ghiaccio sono dei mostri che vengono di notte a mangiare i piccoli asgardiani cattivi e io gli avevo detto che lui era stato adottato e che era un Gigante di Ghiaccio, visto quello che ha combinato per averlo scoperto per caso e tardivamente ho pensato che le cose sarebbero andate meglio se fossimo stati sinceri con lui fin da subito sulle sue origini” 

“Ha ammazzato qualcuno ?”

“No. Mi ha guardato e ha chiesto “Questo fa di me un mostro ?” e l’ho rassicurato dicendogli che quelle erano delle stupidaggini e che sì, esistono jotnar cattivi, ma così come esistono asgardiani, midgardiani o elfi cattivi. Si è calmato subito”

“Quello che avrebbe dovuto dirgli Padre fin dal principio”

“Gliel’ha detto anche lui quando si è risvegliato e gli ha anche parlato di nonna Bestla. Lei era uno jotun ed era buona. E poi gli ha tolto l’incantesimo che sigillava il suo vero aspetto. Credavamo avrebbe urlato vedendosi allo specchio, invece si è rimirato per una decina di minuti ripetendo di continuo “Sono bello anche così”. È fantastico vederlo in pace con se stesso”

“E perché ora si trova qui su Midgard ?”

“Abbiamo dovuto parlargli dei suoi figli. Non puoi neanche lontanamente immaginare quanto è stato imbarazzante. L’ho accompagnato in Hel a incontrare Hela e quando l’ha vista mi si è aggrappato addosso mormorando “È roba mia ?” e più o meno ha rifatto la stessa scena con Fenrir e Sleipnir. Poi mi ha chiesto se quest’ultimo fosse stato concepito in una notte di passione intensa e travolgente tra lui e uno stallone o se lo stallone in questione l’avesse violentato. Nessuno di noi lo sa, insomma non eravamo presenti mentre il cavallo se lo ...”

“Non scendere nei dettagli ! E in tema di discese ... ma certo, lo hai portato in Norvegia a incontrare Jörmungand ! Ecco dove si trova ! Devo trovare le coordinate di questo lago ...”

“A volte dimentico quanto sei sveglio. Tony guardami e promettimi di non andare da lui !”

“Hai paura che io possa avere una cattiva influenza sul tuo fratellino ?”

“Promettimelo e in cambio ti giuro che vi farò incontrare presto”

“Forse hai ragione. Vedere uno planare giù dal cielo per abbracciarlo potrebbe agitarlo troppo”

“E in Norvegia ci sono un sacco di foreste. Pensa al disastro ambientale se Loki si incendiasse”

“Inoltre non devo rubargli il prezioso tempo che sta passando a riconoscere suo figlio”

“Saggia decisione. Non aspetterai a lungo. Non vede l’ora di conoscere i miei amici Avengers”

“Gli hai parlato di me per caso ?”

“Gli ho parlato di tutti voi, ma a quanto pare è un fan di Iron Man”

“Vedrò di fargli un autografo e poi ... se è destino è destino” aveva ammiccato il midgardiano.

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